Mondo

Da Gaza alla Nasa. L’avventura di una palestinese che sognava di fare l’astronauta

La storia di Soha Alqeshawi, senior software engineer al progetto Orion. Un'odissea che l'ha portata ad essere una fonte di ispirazione per le giovani donne arabe.

di Martino Pillitteri

«Il successo è alla portata di tutte le ragazze. Esorto ogni bambina e ragazza a credere in se stessa, a perseguire i propri sogni e di essere consapevole che gli obiettivi si possono raggiungere  lavorando sodo, senza  mollare e non permettendo a nessuno di dirle che cosa si può o non si può fare».
Un incitamento rivolto alle ragazze, in particole quelle arabe, caldeggiato da una testimonial d’eccellenza: Soha Alqeshawi. Nata e crescita a Gaza, oggi Soha è senior software engineer alla Nasa in Texas. Lavora al progetto aereospaziale Orion di cui è responsabile dell’integrazione e del testing dei software e dell’hardware affinché i comandi del computer della sonda funzionino come previsto.
La sua storia è stata divulgata dalla Nasa attraverso questo post su Facebook.

Da Gaza dove da piccola sognava di fare l'astronauta alla Nasa passando per l’University of Houston dove Soha si è laureata in Science in Computer Systems Engineering. Un’odissea che l’ha portata ad essere inserita tra i cento personaggi più influenti del mondo arabo under 40. Un’influenza né politica né economica. Soha è consapevole di essere una fonte d’ispirazione «Spero che la mia storia» ha detto Soha «sia fonte di vocazione soprattutto per le giovani ragazze che ambiscono ad avere successo nella vita. Io non credo sia difficile per le donne  perseguire una buona carriera. Il coinvolgimento delle donne nella scienza e nella tecnologia è aumentato in modo significativo negli ultimi decenni. Per loro ci sono più possibilità. E’ il lavoro duro che fa la differenza».

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