Non profit
A chi va il tempo delle donne e quello degli uomini
Dal blog di Giuseppe Frangi una dimosrazione statistica della superiorità nel dono, del mondo femminile
di Redazione

A volte un grafico rende con chiarezza quello che la vita fa sperimentare ogni giorno. In questo caso vediamo due linee, una per gli uomini e l’altra per le donne, che rappresentano l’uso del tempo degli uni e delle altre. Lo spazio sopra la linea orizzontale dell’ordinata indica che il tempo (altrui) consumato è maggiore del tempo (proprio) che si offre per attività di lavoro domestico. Sotto la linea invece la situazione rovesciata: le stagioni della vita in cui il tempo dedicato ai membri della famiglia è maggiore di quello che se ne riceve. Naturale quindi che nei primi anni di vita sia la linea della vita maschile che quella femminile si trovino nello spazio superiore. Ma una delle due scende con una rapidità imparagonabile rispetto all’altra, e appena passati i vent’anni le donne si trovano già nell’area bassa (quella in cui è molto più quello che si dà di quello che si riceve), mentre questa transizione per i maschi è spostata in là di ben 20 anni.
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