Non profit
A Como è il Manzoni a fare l’Italia
L'Auser porta i "Promessi Sposi" nei luoghi simbolo della città
di Redazione
A Como i 150 anni dell’Unità d’Italia hanno un inatteso protagonista: Alessandro Manzoni. «Chi meglio di lui per rappresentare i nostri valori?», sottolinea Maria Ambrosoli, presidente dell’Auser comasca e referente dell’Università popolare della città, che ha organizzato un evento sui generis: «Abbiamo organizzato la lettura integrale del romanzo nei punti più significativi della città, un capitolo ogni due settimane, al sabato pomeriggio. A leggere, i volontari». Coordinati da una docente di Lettere del liceo scientifico, si alternano nella lettura insegnanti, giudici, ingegneri e persone di ogni estrazione sociale. Hanno iniziato lo scorso novembre a villa Grumello, affacciata sul lago cantato dallo stesso Manzoni, e concluderanno nel chiostro di Sant’Eufemia il 14 maggio, dopo essere passati da biblioteche, sale civiche, hotel e scuole. La parte del libro che ha raccolto più consensi? «Il colloquio tra fra Cristoforo e don Rodrigo, sesto capitolo: l’indignazione del frate contro l’arroganza del potente è un atteggiamento molto apprezzato», risponde Ambrosoli. L’affluenza? Almeno 50 persone ogni volta, studenti compresi. Gli stessi giovani che, sempre in collaborazione con l’Università popolare, hanno realizzato con i docenti di storia ricerche sui simboli dell’Unità d’Italia, dall’inno alla bandiera. [D.B.]
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