Famiglia
A Kiev spariscono i neonati per vendere cellule
Inchiesta shock del Corriere della Sera
di Redazione
Il Corriere della Sera pubblica oggi un’inchiesta shock sul traffico di neonati in Ucraina, che si sospetta vengano venduti per traffici di cellule. Andrea Nicastro documenta così quella che finora sembrava una “leggenda metropolitana”: neonati che spariscono per avere cellule da utilizzare in miracolose terapie contro malattie degenerative. Sul tavolo del Consiglio d’Europa è arrivato un dossier riservato che documenterebbe la scomparsa di 200 neonati dagli ospedali ucraini: ne ha parlato lo stesso primo ministro ucraino, Viktor Yanukovich. Gli attivisti dell’Associazione per le famiglie numerose, fondata da Tatiana Zakharova, sostengono che i nenonati scomparsi sono 3mila ogni anno. La Procura generale di Kiev ha chiesto la collaborazione dei servizi segreti per indagare su questo tema, visto che sei persone coinvolte nell’inchiesta sono già morte.
Due le storie raccolte dal Corriere: quella di Svetlana Pusikova e Olena Stulniev. Entrambe hanno partorito un bambino sano al termine della gravidanza, lo hanno visto e sentito pinagere, dopodiché è sparito. La versione ufficiale è che di feti di 800 grammi abortiti prematuramente. I corpi non sono mai stati consegnati.
Irina Bogomolova, della Procura generale di Kiev, si è vista togliere il caso.
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