Le tasse, e le opportunità fiscali, spiegate ai ragazzi e ai non addetti ai lavori. È questa l’ultima frontiera raggiunta dai Caf (Centri di assistenza fiscale) delle Acli. L’Abc dell’educazione fiscale viene spiegata dai maggiori esperti del settore, con ottimi risultati: «A tre anni dai primi corsi, siamo presenti nelle scuole di dieci Province, da Imperia a Trento, da Torino a Pistoia», afferma Paolo Conti, direttore nazionale Caf Acli: «I nostri direttori provinciali vanno direttamente negli istituti, dove incontrano studenti del quarto anno di ragioneria». Il progetto, attivo dal 2009, si chiama “Caf Acli per l’educazione” e prevede 40 ore in aula, metà teoriche e metà di laboratorio, più un tirocinio di 15 giorni, spesso a luglio, presso le filiali.
«Con un linguaggio adagtto spieghiamo ai giovani cosa sono e a cosa servono le tasse, rendendoli consapevoli nel modo più pratico possibile, per esempio si esercitano a compilare il modello della propria famiglia», aggiunge Conti. L’educazione fiscale proposta dai Caf della Acli non si ferma agli studenti: «In collaborazione anche con Banca Etica, su tutto il territorio nazionale promuoviamo brevi corsi di due incontri per famiglie, in primis per giovani coppie, insegnando le prerogative per un fisco corretto ed equo, comprese le molte agevolazioni che di solito non sono note». Particolare attenzione viene poi rivolta agli stranieri: anche per loro son previsti momenti formativi per conoscere meglio le norme del sistema tributario.
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