Povertà
A Napoli il guardaroba solidale che dona abiti e restituisce dignità
Con il mese di luglio ha preso il via la nuova iniziativa di Progetto Arca. Aperto all’interno dell’Emporio Solidale San Giuseppe, gestito con l’associazione Il Sorriso da cinque anni, potrà aiutare 300 persone fragili ogni mese. È il terzo realizzato dalla fondazione dopo quelli di Milano e di Roma e realizzato grazie a H&M Italia che contribuisce con il dono di indumenti e arredi
di Redazione

È attivo da inizio luglio un nuovo servizio di sostegno alle persone fragili in difficoltà economica a Napoli: è il guardaroba solidale di Fondazione Progetto Arca. Ospitato all’interno dell’Emporio Solidale San Giuseppe (in piazza Capri 1), bene confiscato alla criminalità organizzata e assegnato dal Comune di Napoli all’associazione Il Sorriso che da 5 anni gestisce qui un market solidale per il sostegno alimentare di molte famiglie fragili in disagio economico.

Sono 300 le persone che hanno ora la possibilità di scegliere e ritirare gratuitamente indumenti in questo nuovo corner di abbigliamento, reso possibile grazie alla collaborazione di Progetto Arca con H&M Italia, che contribuisce a donare gli arredi e gli indumenti.
La dignità restituita
Un contesto di accoglienza dove le persone sono invitate a provare i capi di abbigliamento e gli accessori utili di cui hanno necessità per la vita di tutti i giorni, guidati dai volontari che le aiutano nella scelta in base al bisogno e al gusto personale. Il servizio così ideato supera il concetto di assistenzialismo dei kit preconfezionato di abiti, distinto solo per taglie e sesso, perché permette di osservare e scegliere, supportando così la persona nella sua individualità e restituendole dignità.
Ogni persona, adulto o minore, può scegliere un capo al mese, accedendo al guardaroba nei due giorni di apertura settimanale (martedì e giovedì h.17-19). I beneficiari sono gli stessi iscritti all’Emporio, selezionati dal centro parrocchiale che lavora in rete con i servizi sociali e altre associazioni sul territorio.
Un luogo di inclusione
«Il guardaroba solidale è un luogo di inclusione, dove le persone trovano una risposta rapida e concreta a un bisogno materiale, e hanno inoltre la possibilità di entrare in contatto e conoscere altri servizi e avviare relazioni fondamentali per il loro processo di reintegrazione sociale», commenta Alberto Sinigallia, presidente di Progetto Arca.
«A Napoli collaboriamo da anni con l’associazione Angeli di Strada Villanova per la distribuzione quotidiana di pasti tramite la Cucina mobile, il foodtruck itinerante che abbiamo avviato 3 anni fa. Oggi diamo il via a una nuova collaborazione con gli amici de Il Sorriso per il sostegno concreto alle persone che si trovano in stato di povertà ed emarginazione sociale: la nostra mission da oltre 30 anni», conclude Sinigallia.


Il terzo guardaroba solidale
Il guardaroba solidale partenopeo di Progetto Arca con H&M Italia è il terzo in Italia, dopo quello a Milano, inaugurato a settembre dello scorso anno, e quello di Roma, attivo da 5 mesi.
«L’impegno di Progetto Arca per favorire l’inclusione sociale e supportare le persone più vulnerabili rispecchia profondamente i valori di H&M. Dopo le esperienze positive a Milano e Roma, siamo particolarmente orgogliosi di poter contribuire anche a Napoli, una città ricca di energia e di potenziale umano», conferma Francesca L’Abbate, Sustainability Manager H&M Italia. «Essere presenti attivamente sul territorio napoletano significa per noi rafforzare il legame con la comunità locale, promuovere la solidarietà e dare nuova vita a risorse attraverso la circolarità. Grazie alla collaborazione con Progetto Arca, possiamo trasformare abiti e arredi in strumenti concreti di inclusione e rinascita».
Un nuovo tassello al servizio dei più poveri
«Ancora una volta la Parrocchia San Giuseppe e Madonna di Lourdes, insieme all’associazione Il Sorriso e con il prezioso sostegno di Progetto Arca, aggiunge un nuovo tassello nel cammino di servizio verso i più poveri. L’inaugurazione del guardaroba solidale rappresenta non solo un concreto aiuto per le 300 famiglie che assistiamo mensilmente, ma anche l’inizio di nuove collaborazioni con enti e associazioni che scelgono di mettersi al servizio degli ultimi », afferma don Fulvio, presidente de Il Sorriso.
«È un’opportunità preziosa per rafforzare il sostegno ai più fragili e per coltivare relazioni di amicizia autentica con tutti coloro che condividono questo impegno» conclude.
Nelle immagini il guardaroba solidale – foto da ufficio stampa
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