Politica
A Parigi il sindacato tace
La Francia non fa eccezione: porte chiuse agli emigrati dei nuovi Paesi membri.
Incalzando Germania e Austria, il governo francese ha appena varato i suoi provvedimenti per impedire, per 5 anni, la libera circolazione ai nuovi cittadini europei. Visto il clima di indifferenza con il quale si giunge all?allargamento europeo, la sfilata dei sindacati sui Champs Elysées, il primo maggio prossimo, dovrebbe svolgersi senza il minimo richiamo ai diritti dei lavoratori dei nuovi Paesi membri. Non a caso, François Fillon, ministro degli Affari sociali che si candida alle elezioni regionali nel Pays-de-Loire , avverte: “Le incertezze che pesano sui flussi migratori che possono capitare dopo l?allargamento e la situazione del mercato del lavoro in Francia costringono il Paese a implementare misure di restrizione”.
Silenziose pure sono le voci dei sindacati o dei no global nei confronti dei loro fratelli dell?Europa dell?Est. Su un altro verso, vanno ricordati i dati di un recente sondaggio secondo il quale due terzi dei francesi dichiarano di non essere interessati dalle elezioni europee di giugno.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.