Troppi giovani in carcere
Per fermare questo flusso di persone giovani che finiscono in galera, bisogna puntare di più sulla prevenzione. Magari proprio portandoli in carcere, con la scuola, a ragionare su comportamenti a rischio e illegalità, come spiega una insegnante, Giuliana De Cecchi: «Portare i ragazzi in carcere è cominciare ad aprire delle finestre mentali. Una finestra sui cattivi, intanto: leggendo i testi scritti dai miei studenti, ho visto che ciò che li aveva maggiormente colpiti è stato scoprire la normalità di quegli uomini, ascoltare storie di vita quotidiana, seppure di una quotidianità drammaticamente inceppata. Non a caso la domanda ricorrente è sempre la stessa: che cosa li ha spinti a rompere la loro normalità e a deragliare, visto che non si tratta di mostri, ma di uomini? Da qui la spinta a guardarsi dentro e scoprire che anche la nostra normalissima quotidianità potrebbe incepparsi, perché anche noi siamo portatori di lati oscuri che non ci siamo magari mai preoccupati di sondare».
La salute dei detenuti resta un’opzione
Il passaggio della medicina penitenziaria al Sistema sanitario nazionale è ancora lì, in mezzo al guado, con tante incognite perché molte Regioni tardano ad assumersi la responsabilità che compete loro. A sollecitare le Regioni è soprattutto il Forum per il diritto alla salute delle persone private della libertà personale, e il suo segretario, Fabio Gui: «Quella della medicina penitenziaria è una riforma importante, anche perché fino a oggi l’amministrazione, una volta terminata la pena, abbandonava il detenuto al proprio destino. Ora la riforma prevede la presa in carico della persona da parte del territorio».
Carceri senza acqua e senza sapone
Nella sezione penale del carcere di Pisa manca l’acqua, c’è un guasto, sembra un problema normale, che si può verificare in qualsiasi condominio. Solo che il guasto richiede 15mila euro per la riparazione e non ci sono soldi. Intanto, con un terzo di detenuti in più e con un clima sempre più pesante, le condizioni di vita stanno rapidamente degenerando. Il direttore del carcere ha chiesto aiuto al Comune. Le carceri sono ridotte alla carità.
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