Non profit

A Roma gli Obiettivi del millennio si mettono in mostra

Sei appuntamenti controcorrente alla Galleria Whitecubealpigneto

di Redazione

La rassegna proseguirà fino a giugno. Ingresso libero dal martedì
al venerdì e tante sorprese. Compreso uno “strano” cubo nero…Il prossimo? È anche mio. Ovvero mi riguarda e mi coinvolge. È la premessa per un ciclo di sei mostre (intitolato appunto Il prossimo mio) che viene inaugurato il prossimo 28 ottobre (in via Braccio da Montone 93, da martedì a venerdì dalle 18 alle 20.30, ingresso libero) e proseguirà fino a giugno.
Lo ha organizzato, con il patrocinio della Provincia di Roma, la Galleria Whitecubealpigneto, dopo aver proposto a sei artisti di confrontarsi con gli otto obiettivi di sviluppo del Millennio. Una sfida lanciata nel corso del 2010, l’anno che l’Unione europea ha dedicato alla lotta contro la povertà e l’esclusione sociale, e che gli autori hanno raccolto ciascuno a suo modo, avvalendosi della propria tecnica e della propria capacità anche di far riflettere anche provocando o sorprendendo.
«L’artista che non si arrende all’astrazione, ma raccoglie le sfide sociali del proprio tempo, lascia un segno durevole, come una sottolineatura di ciò che è, che grida e che scorre nelle pieghe della storia e dell’animo umano. Per questo gli Obiettivi del Millennio non possono lasciarci indifferenti», sottolinea Rossella Alessandrucci, direttore artistico della Galleria e ideatrice del progetto.
Si parte con (C)arte di credito – titolo provocatorio per le quattro incisioni sulla fame nel mondo e la povertà non solo materiale realizzate da Vittorio Pavoncello, autore anche della pièce 1000 parole prima di morire che andrà in scena il giorno dell’inaugurazione – e si concluderà con Non stiamo qui a pettinare le bambole – una riflessione del venezuelano Roberto Silvestrini Garcia sull’Aids, la malaria e le altre malattie infettive. Quanto agli altri Obiettivi, la pittrice Giordana Napolitano si è occupata dell’eguaglianza di genere (con Devadasi, che sarà esposta dal 1° dicembre al 7 gennaio), Luca Morici (vincitore del premio MarteLive 2010) ha invece scelto il tema delle partnership come strumenti di sviluppo (la sua mostra si intitola Piccole rivelazioni, dal 20 gennaio al 18 febbraio) mentre alla necessità di raggiungere una più condivisa sostenibilità ambientale è invece dedicato Chiaro Scuro di Gabriella di Trani (dal 3 marzo al 1° aprile). Infine dal 14 aprile al 13 maggio, Carlos Atoche, Alberto Alvarez e Antonio Russo (rispettivamente peruviano, messicano e italiano) con Il cubo nero tratteranno l’obiettivo di migliorare la salute materna, ridurre la mortalità infantile e assicurare l’istruzione primaria.

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