«All’inizio pensavamo di lavorare a uno strumento di comunicazione», premette Maria Murgia di Progetto H, «poi ci siamo accorti che non era così: il percorso che ci ha portato al bilancio sociale è servito soprattutto per fare il punto internamente, per acquisire consapevolezza anche secondo una prospettiva storica». Non stupitevi: la cooperativa fa inserimento lavorativo da 26 anni (è a Macomer, in provincia di Nuoro); è naturale che le nuove leve abbiano il desiderio di rifarsi alle sue radici e non conoscano per filo e per segno tutte le scelte del passato. Maria, ad esempio, è socia dal 2005 ed è alla sua prima esperienza nel cda. «Non solo il nostro gruppo di lavoro, ma anche l’assemblea ha accolto con entusiasmo la proposta di fare questo cammino per ragionare assieme in maniera più ampia». L’auspicio è del resto che il bilancio sociale possa «creare una finestra di dialogo permanente: vedremo con più chiarezza dove siamo e insieme potremo vedere dove si vuole andare».
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.