Welfare

Abusi e maltrattamenti su minori: al via il monitoraggio della Garante Infanzia

Parte un progetto di ricerca dell'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza insieme a Cismai e Terre des Hommes, per una rilevazione campionaria effettuata in 231 comuni italiani. Nel 2020 sarà pubblicato un dossier sui maltrattamenti dei bambini e degli adolescenti in Italia

di Redazione

Portare alla luce gli abusi e le violenze nei confronti dei minorenni, così da prevenirli e contrastarli. In Italia sul tema manca ancora un sistema di rilevazione istituzionalizzato, in grado di far emergere il fenomeno sotto il profilo quantitativo e qualitativo. Per questa ragione l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza ha promosso un progetto di ricerca, insieme a Cismai e Terre des Hommes, che punta a far luce sui maltrattamenti nei confronti di chi ha meno di 18 anni: «I dati consentono di conoscerne entità, tipologia, specificità», spiega la Garante Filomena Albano.

L’indagine si concluderà nel 2020 dopo una rilevazione campionaria effettuata in 231 comuni italiani. L'esito sarà, fra un anno, la pubblicazione, presentazione e diffusione di un dossier sui maltrattamenti dei bambini e degli adolescenti in Italia. L’obiettivo non è solo aggiornare il quadro emerso dal precedente studio del 2015, utilizzando nuove metodologie e nuove tecnologie, ma anche dotare il nostro Paese di dati validi e puntuali sul fenomeno in assenza di un sistema nazionale di monitoraggio. La rilevazione avviene in attesa che si individui una soluzione per rispondere alla proposta dell’Autorità garante di attivare, come richiesto anche dalle raccomandazioni del Comitato Onu per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dello scorso febbraio, un sistema strutturale di raccolta dati in tema di violenza nei confronti dei minorenni.

Foto Unsplash

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.