Famiglia

Abusi sessuali, basta coi silenzi

L’ong che con il suo dossier ha lanciato la clamorosa denuncia ora rilancia: colpire i colpevoli tocca alle organizzazioni e alle istituzioni coinvolte nello scandalo -di Filippo Ungaro*-

di Redazione

I n merito all?intervento su «Gli abusi in Liberia» a firma di Sergio Marelli e apparso su Vita del 19 maggio, desideriamo sottolineare che l?intento del rapporto di Save the Children Dal campo alla comunità sullo sfruttamento sessuale e abuso di minori nei campi sfollati e in alcuni villaggi della Liberia (diffuso l?8 maggio scorso), è prima di tutto quello di denunciare con forza e richiamare l?attenzione su condotte e comportamenti fortemente lesivi dei diritti dei bambini, rispetto ai quali è ora di dire basta e invocare la tolleranza zero verso tutti coloro che ne sono responsabili.
In questa opera di denuncia il rapporto di Save the Children sottolinea chiaramente che i responsabili di tali condotte sono persone appartenenti a varie categorie professionali e sociali, comunque tutte in posizioni di potere, rispetto ai bambini e alle loro famiglie: operatori delle forze di peacekeeping così come insegnanti, businessmen e anche operatori di ong.
Il dossier di Save the Children dunque non intende fare di tutta un?erba un fascio né tantomeno di appuntare la sua attenzione solo sulle ong ma piuttosto di segnalare quanto, purtroppo, siano vaste e ramificate le responsabilità di queste gravi violenze e soprusi ai danni di bambini, e in particolare di bambine, e che sia ora di dire basta a pratiche tanto diffuse quanto conosciute.
I codici di condotta adottati sin dal 2002, anno in cui Save the Children aveva fatto una precedente denuncia, non sono stati abbastanza stringenti e non hanno garantito la protezione dei minori: è necessario che i vertici delle organizzazioni e delle istituzioni i cui dipendenti e personale commettano abusi verso i minori, denuncino e licenzino in tronco gli autori di tali abusi e violenze.
Sergio Marelli, nella sua nota, sollecita Save the Children a fare nomi e cognomi dei responsabili dello sfruttamento e dell?abuso sessuale di tanti minorenni liberiani. Ma Save the Children non è una polizia internazionale, non ha l?autorità né il potere di licenziare persone di altre organizzazioni. Ciò che Save the Children fa, non appena ha evidenze che il problema esista, è di allertare le organizzazioni eventualmente coinvolte. Sarà poi l?organizzazione stessa a prendere provvedimenti verso i propri dipendenti colpevoli.

*responsabile Comunicaziione Save the Children Italia

Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?

Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it