Non profit

Acli aiuta le donne ucraine

Domani a Roma un convegno con i risultati del progetto “Pink Positive” realizzato con l’Unar

di Redazione

Si chiama “Pink Positive” il progetto realizzato dalle Acli con l’Associazione delle Donne Ucraine Lavoratrici in Italia, in collaborazione con Gruppo Consiliare Aggiunto di Roma Capitale che verrà illustrato domani a Roma l’Ambasciata d’Ucraina in Italia (via Guido D’Arezzo 9, Roma), nel corso di un convegno.

Il progetto, finanziato dalla presidenza del Consiglio dei ministri tramite l’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – Dipartimento per le Pari Opportunità), sostiene attività di informazione e di aiuto alle donne ucraine immigrate che lavorano in Italia, per fronteggiare le “discriminazioni multiple” di cui tendono a rimanere vittime (genere, stereotipo sessuale, condizione lavorativa e sociale).

Nel seminario di domani verranno presentati i risultati del progetto. Il convegno sarà diviso in due sessioni: “Cittadinanza e valore delle reti istituzionali e sociali: scenari ed evoluzioni”; “Migrazioni di genere e nuove prospettive progettuali. Dall’esperienza di Pink Positive alle ipotesi di lavoro future”. Interverranno tra gli altri: l’ambasciatore d’Ucraina nella Repubblica Italiana, Heorhii Cherniavskiy; il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero; il direttore della direzione generale dell’immigrazione del Ministero del Lavoro delle Politiche sociali, Natale Forlani; la consigliera assembleare aggiunta di Roma Capitale per il Continente Europa, Tetyana Kuzyk; la presidente dell’Associazione Donne Ucraine Lavoratrici in Italia, Svitlana Kovalska.

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