Non profit

Acli: oltre i tagli, da ripensare modello di difesa

Il presidente Andrea Olivero propone un modello alternativo con più difesa del territorio, protezione civile, cooperazione internazionale e servizio civile

di Redazione

I tagli non bastano, occorre ripensare al modello di difesa. Questo in sintesi il pensiero delle Acli sulla decisione di ridurre di 40 unità l’acquisto di F-35. «Non è solo una questione di risparmi e di efficienza. Quello che auspichiamo, e che purtroppo non vediamo, è un generale ripensamento della nostra politica di Difesa, non una semplice riorganizzazione del comparto militare», afferma, infatti il presidente delle Acli Andrea Olivero commentando il ridimensionamento delle spese militari annunciato dal ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, e in particolare la decisione di rinunciare all’acquisto di 40 su cacciabombardieri sugli oltre 130 inizialmente previsti.
 
«Meglio di niente, si potrebbe dire. Ma resta assolutamente discutibile la scelta di investire una cifra che resta considerevole in veicoli militari per missioni d’attacco» aggiunge Olivero. Con la Rete Disarmo, la Tavola della Pace e Sbilanciamoci, le Acli sostengono la campagna “Taglia le ali alle armi”, che chiede al Governo italiano la cancellazione del programma d’acquisto dei caccia F35.
 
«L’attenzione alla spesa e agli equilibri economici è un segnale certo apprezzabile e comprensibile da parte di un governo “tecnico”» afferma Olivero. «Ma resta l’impressione, in assenza di altri segnali, che l’unica politica industriale del nostro Paese sia quella militare. Mentre è tempo di riconvertire i nostri impianti industriali alla luce di un nuovo modello di sviluppo».
 
«Le Acli propongono un modello di difesa diverso, che investa meno sulle armi e più sulla difesa del territorio, sulla protezione civile, sulla cooperazione internazionale, sul servizio civile» conclude Andrea Olivero. «Perché la difesa della Patria deve diventare sempre di più la difesa delle fasce sociali più deboli e la messa in sicurezza del nostro territorio».

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