Non profit
Acli: sì alla riforma, ma poi subito un piano giovani
"Serve un tavolo sull’occupazione, i contratti, le tutele e l’imprenditorialità"
di Redazione
Le Acli si schierano con la Fornero e in una lettera invitano i deputati ad approvare la riforma del mercato del lavoro, in vista del vertice del Consiglio Europeo di giovedì e venerdì a Bruxelles.
“Il Parlamento dia la fiducia a Monti, Monti dia fiducia ai giovani”: è il titolo del documento della Presidenza nazionale delle Acli: «La riforma del mercato del lavoro del Governo – scrivono le Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani – presenta aspetti innovativi che possono essere di aiuto all’occupazione, come in particolare il potenziamento del ruolo dell’apprendistato, ma lascia ancora scoperti, o solo parzialmente considerati, molti temi importanti come la necessità di un contratto unico di ingresso a tutele progressive per chi non può usufruire dell’apprendistato, la necessità di ammortizzatori sociali veramente universali, consistenti e per tutti, l’attesa di provvedimenti sui lavoratori che attendevano di legare ammortizzatori e pensione. Ben venga quindi un’azione di monitoraggio proposta dal ministro Fornero e il ritorno al confronto su molti punti».
Di fronte ai dati preoccupanti che giungono dal mercato del lavoro, le Acli sottolineano la necessità di realizzare al più presto un “piano per l’occupazione giovanile”: «Si riparta subito, coinvolgendo tra le parti sociali anche le rappresentanze del terzo settore e delle associazioni dei giovani, con un tavolo sull’occupazione, i contratti, le tutele e l’imprenditorialità dei giovani, per far loro incontrare prima e meglio il mondo del lavoro, a partire dal quanto produrrà l’apprendistato, dalla centralità della formazione e delle politiche attive per il lavoro e da uno statuto dei lavoratori autonomi». Al tavolo per l’elaborazione di un piano per l’occupazione giovanile, aggiungono le Acli, dovranno partecipare anche i ministri dell’Istruzione e dello Sviluppo Economico.
Nel documento della Presidenza nazionale, le Acli invitano il Governo Monti ad esercitare “effettivamente e nei tempi previsti” la delega sulla riforma dei servizi per il lavoro: «Va definito un quadro ampio di interventi a favore della persona, del suo inserimento e reinserimento professionale, partendo dal ruolo strategico della formazione e di un maggiore e meno tardivo incontro tra scuola e lavoro. Ci deve essere un forte investimento in politiche attive per il lavoro, che colleghino sostegno al reddito e percorsi di riqualificazione, ricollocamento e inclusione sociale. Per farlo occorre un maggiore coinvolgimento e riconoscimento del ruolo che possono svolgere nell’ambito dei servizi per il lavoro le organizzazioni non profit che già da tempo operano con competenza nel settore».
«Il lavoro è il malato grave della crisi, ma è anche la forza di ogni comunità: da lì, dalla sua unità, dalla capacità di dialogo sociale e di concertazione per affrontare insieme la crisi si può cercare di sortirne affrontando e non nascondendo i problemi e i nodi critici».
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