Mondo

Acra diventa fondazione

di Redazione

«Sono certo che la trasformazione di ACRA in Fondazione di partecipazione permetterà di coinvolgere sempre più persone e istituzione del Nord e del Sud del mondo a cooperare e lottare insieme contro la povertà convinti che un mondo migliore sia possibile partendo da noi, dal nostro impegno, dai nostri sogni e dalle nostre speranze!». Lo afferma in un comunicato Angelo Locatelli, presidente di ACRA, ong che il 13 giugno è diventata ufficialmente fondazione di partecipazione.

Dopo quasi mezzo secolo di impegno nella cooperazione e nella solidarietà – prosegue il comunicato – diventando Fondazione ACRA vuole garantire a tutti i propri stakeholders una governance più forte, una sempre maggiore trasparenza e una forma giuridica flessibile, capace di aggregare risorse nel nord e nel sud del mondo per rispondere sempre meglio alle sfide del III millennio.

«Per tutti noi – dichiara Elena Casolari, amministratore delegato di ACRA – occuparsi di ingiustizie e disuguaglianze significa prima di tutto responsabilità: responsabilità nei confronti dei nostri sostenitori e responsabilità nei confronti delle persone che subiscono ogni giorno gli squilibri e le incoerenze del sistema globale. Pensiamo che l’istituto giuridico della Fondazione di partecipazione possa rispondere a questi bisogni con maggior efficacia e adeguatezza».

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ACRA, oltre alle figure storiche che seguono ACRA fin dalla sua nascita, si avvarrà del contributo di altre personalità che hanno deciso di mettere a disposizione le loro esperienze per gestire sempre più efficacemente i nuovi scenari della cooperazione internazionale. Il lavoro del CdA sarà inoltre affiancato da organi di controllo e di indirizzo quali il Collegio dei Revisori e il collegio dei Probiviri.

 

Con la trasformazione in Fondazione si rafforzano gli ambiti di intervento che fanno di ACRA una realtà di spicco nel campo della cooperazione grazie ad un approccio integrato in ambito rurale a sostegno dei diritti fondamentali dell’individuo: diritti dell’infanzia, parità di genere, educazione, iniziativa economica, accesso all’acqua, sovranità alimentare, tutela delle risorse naturali, salute.

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