Non profit
Acri molto soddisfatta del “Decreto Pinza”
Per Guzzetti l'eliminazione del tetto del 30% ai diritti di voto delle fondazioni bancarie è un atto di giustizia verso il settore
di Redazione
L?Acri, l?associazione che rappresenta collettivamente le Fondazioni di origine bancaria e le Casse di risparmio italiane, apprende con grande soddisfazione che il Consiglio dei Ministri – approvando il decreto legislativo di attuazione dell?art. 43 della legge n. 262/2005 di riforma del risparmio – ha rimosso la sterilizzazione del diritto di voto delle Fondazioni di origine bancaria nelle assemblee ordinarie e straordinarie delle società bancarie conferitarie per le azioni eccedenti il 30% del capitale.
?Con questa scelta ? ha detto il presidente dell?Acri Giuseppe Guzzetti ? il governo ha compiuto un atto di giustizia verso un settore, quello delle Fondazioni di origine bancaria, che finora ha svolto un ruolo centrale e riconosciuto, anche dal Governatore della Banca d?Italia Mario Draghi, nella riorganizzazione del sistema bancario italiano e che non può essere discriminato rispetto ad altri azionisti delle banche, come impone il principio di uguaglianza sostanziale sancito dall?articolo 3 della Carta Costituzionale. Rendiamo testimonianza al Governo, in particolare al Viceministro dell?Economia Roberto Pinza che in più occasioni si è espresso in questo senso, di aver dato seguito con grande impegno e tempestività e seguendo un corretto percorso democratico, alle valutazioni di necessità di giustizia, oltre che di opportunità normativa, di rimuovere questo vincolo?.
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.