Non profit
Ad Abu Dhabi la pima città ad Emissioni Zero
Masdar City, apre le porte ai primi residenti
di Redazione
Arrivano i primi abitanti a Masdar City, la prima città del mondo ad emissioni zero che sorge ad Abu Dhabi. Si tratta degli studenti dell’Istituto per le Scienze e le Tecnologie, veri e propri pionieri giunti in questa sorta di enclave ‘verde’ che si alimenta eslusivamente con energia rinnovabile. “Il numero totale degli studenti è di circa 170-175” afferma il presidente dell’istituto Fred Moavenzadeh, spiegando che di questi “100 vivono nel campus”. Collocata a meno di 20 chilomentri dal centro della capitale, Masdar City, che in arabo vuol dire ‘fonte’, rappresenta una sfida ambiziosa per il primo produttore di petrolio degli Emirati ed il settimo al mondo. Con costi totali stimati intorno ai 22 miliardi di dollari, l’oasi ‘CO2 free’ prevede di accogliere circa 40mila persone, fra cui 15mila imprese per la fabbricazione e la vendita di prodotti ecocompatibili. Ma ad oggi gli unici edifici completati sono quelli dell’Istituto per le Scienze e le Tecnologie, mentre pochi altri sono in fase iniziale. Gli studenti vivono in edifici di terracotta alimentati con pannelli solari posti sui tetti. Tutto, nella cittadella universitaria, è finalizzato al risparmio energetico: desing, materiali, strutture. “Certe volte mi sembra di essere in una navicella spaziale nel mezzo del deserto” afferma uno studente sul suo blog.
Direttore del programma Tecnologie e Sviluppo del prestigioso Massachusetts Institute of Technology, Mit, che è partenr del Masdar Institute, Moavenzadeh è diventato presidente dell’istituto a luglio. L’obiettivo è di formare ingegneri specializzati in ricerca e sviluppo, in linea con i progetti dell’emirato di cavalcare il businnes degli investimenti in energia rinnovabile per rispondere alla crescente domanda energetica e destinare il petrolio all’export. “Il XXI secolo sarà il secolo dell’ambiente” afferma Moavenzadeh, spiegando che “la ricerca sarà focalizzata soprattutto sulle questioni legate al cambiamento climatico, l’ambiente e le tecnologie pulite”. L’energia, conclude “è il business che l’emirato conosce meglio e diversificando in questo settore si possono ottenere risultati più in fretta che lanciandosi in altri mercati”.
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