Cultura

Addio a Ermanno Olmi

Originario di Bergamo, nel 1978 aveva vinto la Palma d’Oro a Cannes con "L’albero degli zoccoli"

di Redazione

Regista, sceneggiatore, scenografo, direttore della fotografia, produttore cinematografico. Un pezzo – grandissimo – della cultura italiana. Ermanno Olmi, che con orgogliosa umiltà rivendicava il suo essere figlio di un ferroviere e di una contadina, si è spento, dopo un malore che venerdì lo aveva costretto al ricovero, nell'Ospedale di Asiago.

Olmi aveva 86 anni. Era nato il 24 luglio 1931, a Bergamo. È stato un regista autodidatta, pioniere nel campo del documentario e del documentario industriale, ma anche creatore di un linguaggio libero da ogni scuola o etichetta. Film come Il tempo si è fermato, il suo primo lungometraggio, o L'Albero degli zoccoli e Il mestiere delle armi sono rimasti nella coscienza di tutti.

Nonostante la sua dichiarazione di voler abbandonare il cinema, nel 2011 ha realizzato Il villaggio di cartone, sul tema dell’immigrazione e delle vicende di un sacerdote che ritrova lafede aiutando i rifugiati. Dello scorso anno, infine, il documentario sulla figura del cardinale Carlo Maria Martini.

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