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Adozioni in Bielorussia: la Cai incontra le famiglie
La presidente Roberta Capponi, mercoledì scorso ha incontrato il Coordinamento Famiglie Adottanti in Bielorussia. Ecco il resoconto
La Presidente della Commissione Adozioni Internazionali, Roberta Capponi, mercoledì scorso ha incontrato il ?Coordinamento Famiglie Adottanti in Bielorussia?. Nel corso dell?incontro, come riferisce il sito della Commissione, è stata approfondita la situazione dei rapporti con le autorità Bielorusse con particolare riferimento alle pratiche di adozione depositate presso il Centro Adozioni di Minsk prima della modifica della legislazione bielorussa in materia di adozione internazionale.
La Presidente ha dato rassicurazione sui frequenti rapporti con le autorità di Minsk per la definizione di un nuovo protocollo fra i due paesi alla luce delle modifiche apportate al sistema delle adozioni dalla nuova normativa.
La Capponi ha riferito che la definizione del nuovo protocollo è giunta ormai alla fase finale e che con la sottoscrizione del documento, che si confida possa avvenire in tempi molto brevi, dovrebbero riprendere i normali rapporti fra Italia e Bielorussia in materia di adozioni internazionali con una sollecita soluzione dei casi rimasti in sospeso a causa dell?avvento della nuova legge.
Da parte loro, i delegati del Coordinamento delle famiglie hanno annunciato di essere in procinto di concordare un incontro a breve anche con i componenti della missione parlamentare, per sollecitare l?effettuazione della missione parlamentare e per riportare loro le richieste delle famiglie in attesa di adottare, in particolare relative alle adozioni sospese in Bielorussia ed a tutti i casi la cui soluzione specifica possa essere oggetto di una trattativa mirata fuori dall?ambito di validità del nuovo protocollo (puramente a titolo di esempio, le adozioni di ?quasi-maggiorenni? o di minori in precarie condizioni di salute).
Ecco il resoconto del Coordinamento famiglie:
L?incontro ha permesso di ottenere chiarimenti su diversi aspetti relativi agli ultimi sviluppi delle trattative in corso tra autorità italiane e bielorusse, e di rimarcare alla Dott.ssa Capponi tutte le problematiche specifiche, in parte anticipate dal documento inviatole lo scorso 6 settembre da parte del Coordinamento delle famiglie.
La Dott.ssa Capponi ha anticipato che prevede di effettuare la firma del nuovo Protocollo entro ottobre 2005, manifestando il proprio moderato ottimismo circa la ripresa delle adozioni in Bielorussia in tempi medio-brevi.
Si è potuto infatti prendere atto dell?intenso carteggio intercorso tra la Commissione Adozioni Internazionali ed il Ministero dell?Istruzione bielorusso, che ha portato negli ultimi tempi alla stesura quasi definitiva del nuovo protocollo (impostato in modo molto simile al precedente) per la gestione delle procedure adottive tra Italia e Bielorussia, sulla base della nuova normativa risalente a gennaio 2005.
Pur rimanendo di esclusiva competenza dello Stato bielorusso la valutazione di tutte le nuove adozioni secondo la normativa attualmente vigente, appare chiaro comunque che la ripresa delle adozioni è legata alla buona riuscita di due missioni italiane: una, di natura tecnica, per la firma del nuovo protocollo, a cura della Commissione Adozioni Internazionali; un?altra parlamentare, che, in particolare, avrà il compito di affrontare tutti i casi non rientranti nella ordinaria gestione delle pratiche valutate secondo il nuovo protocollo e principalmente delle pratiche rimaste coinvolte nel fermo di ottobre 2004 e giacenti in Bielorussia da quella data.
La Dott.ssa Capponi, che aveva già in precedenza preso visione del documento del Coordinamento famiglie contenente le richieste delle famiglie italiane, ha manifestato l?intenzione di proporre l?inserimento tra le finalità dell?incontro per la firma del nuovo protocollo, anche la questione delle circa 145 pratiche ferme in Bielorussia.
Si è inoltre impegnata, nei colloqui previsti con le autorità bielorusse, a chiarire ogni questione inerente la banca dati dei minori adottabili ed i certificati di adottabilità dei minori richiesti in adozione.
Costituirà inoltre argomento di discussione la possibilità di recuperare i tempi spesi nell?attesa della riapertura delle adozioni, aumentando la quota delle adozioni possibili da parte dell?Italia.
In tale occasione solleverà questioni specifiche quali l?adozione di ragazzi prossimi alla maggiore età, e riporterà la richiesta del Coordinamento famiglie di studiare una formula di affidamento, limitata ai casi di minori che pur avendo da tempo instaurato forti legami con le famiglie italiane, non si prevede, per vari motivi, che vengano adottati a breve.
Circa la documentazione già prodotta dalle coppie in base alla precedente normativa bielorussa, tradotta e pronta per l?inoltro in Bielorussia, ha assicurato la propria proposta, pur non garantendo che verrà accolta, perché venga derogato l?obbligo di produrre nuova documentazione, almeno per consentire il deposito dei dossier in Consolato.
In particolare si è appreso che la nuova normativa non prevede che le coppie richiedenti l?adozione producano documentazione sostanzialmente diversa da quella prevista nella precedente normativa.
La Dott.ssa Capponi ha provveduto ad informare adeguatamente il Ministero dell?Istruzione bielorusso circa l?evoluzione della vicenda delle adozioni richieste da ?single?. Non esistendo limitazioni, per la legge bielorussa, all?adozione da parte di tali soggetti, tale argomento non viene trattato nel protocollo in via di definizione.
Ai fini della ripresa delle adozioni, il Centro Adozioni di Minsk ha di recente richiesto agli Enti accreditati di produrre nuovamente la documentazione necessaria all?accreditamento in quel Paese, previa verifica che gli Enti risultino accreditati anche in Italia.
La Dott.ssa Capponi ha affermato di essere a conoscenza solo del caso dell?Ente NAAA che ha chiesto di non riaccreditarsi per la Bielorussia. Tutte le coppie che hanno incaricato tale Ente verranno prese in carico dalla stessa Commissione Adozioni Internazionali, per non aggravare i lavoro degli altri Enti.
Sempre per la riapertura delle adozioni, sono state richieste dalla Bielorussia alcune relazioni post-adottive mancanti relative alle adozioni effettuate prima del 16 novembre 2000 (entrata in vigore della legge 476/98).
La Commissione Adozioni ne ha già raccolte e trasmesse alcune e confida di ottenerne ancora altre entro la stipula del nuovo protocollo.
C?è comunque la conferma di un atteggiamento positivo verso l?Italia, in particolare per il comportamento corretto tenuto dalle famiglie nel corso del blocco delle adozioni e per la sollecitudine con cui, anche da parte delle autorità italiane, si contribuisce a risolvere momenti di particolare difficoltà.
La Dott.ssa Capponi, informata dal Coordinamento delle famiglie della sentita carenza di informazioni ufficiali verso le famiglie italiane da parte della Commissione Adozioni Internazionali, ha previsto la pubblicazione sul proprio sito web di una nota informativa sull?attività in corso per la stipula del nuovo protocollo con la Bielorussia. La stessa CAI provvederà comunque ad indire a breve una riunione con tutti gli Enti autorizzati ai quali verrà richiesto un aggiornamento sullo stato delle pratiche da loro curate.
Riguardo agli Enti, i delegati del Coordinamento hanno ribadito la necessità di aumentare le interazioni tra questi e la Commissione Adozioni Internazionali.
La Dott.ssa Capponi si è inoltre resa disponibile ad incontrare nuovamente i delegati del Coordinamento in prossimità della partenza per la firma del protocollo, per aggiornamenti sulla situazione.
www.adozionibielorussia.org
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