Mondo
Adozioni internazionali, nasce coordinamento enti
Si chiama 'Oltre l'Adozione'. Ne fanno parte 9 associazioni fra cui Ai.Bi., Avsi, Ciai
di Redazione
Si è costituito ‘Oltre l’Adozione’, coordinamento di Enti Autorizzati per la sussidiarietà dell’adozione internazionale, fondato da nove associazioni: Ai.Bi. (Associazione Amici dei Bambini), AMI (Amici per le Missioni Indiane), AVSI (Associazione Volontari per il Servizio Internazionale), Associazione Il Conventino, CIAI (Centro Italiano Aiuti all’Infanzia), Crescere Insieme Onlus, Fondazione Patrizia Nidoli Onlus, ‘I Bambini dell’Arcobaleno Bambarco Onlus’ e NADIA – Nuova Associazione di Genitori Insieme per l’Adozione Onlus. Il coordinamento, aperto a tutti gli Enti che condividano i principi ispiratori fissati nello Statuto e nel Codice Deontologico, vuole essere un punto di riferimento politico e culturale nei confronti delle istituzioni italiane ed estere, del mondo della comunicazione e delle varie componenti della società civile internazionale.
”Obiettivo primario di ‘Oltre l’adozione’ è promuovere, difendere e diffondere una cultura dell’adozione internazionale, nel rispetto della centralità del bambino e in linea con il principio di sussidiarietà indicato nella Convenzione de L’Aja del 1993 -dice Cinzia Bernicchi, portavoce di ‘Oltre l’adozione’- l’adozione è infatti l’ultimo strumento di tutela possibile per il minore in stato di abbandono, quando altri interventi di protezione nel proprio Paese d’origine si siano rivelati irrealizzabili.” Secondo gli Enti fondatori di ‘Oltre l’adozione’, è necessario che sia promossa una politica estera a favore dei bambini a rischio o in stato di abbandono nei paesi esteri, nonchè una maggiore cooperazione tra le Autorità Centrali per l’adozione internazionale dei paesi esteri e gli Enti Autorizzati. ”Il coordinamento, che favorirà la collaborazione tra i soggetti coinvolti nel percorso adottivo (Enti, Tribunali per i Minorenni, Enti Locali, Servizi territoriali) -precisa Luciano Vanti, Segretario generale di ”Oltre l’adozione”- si pone, come primo obiettivo, di realizzare una Carta dei Servizi che sia uno strumento di trasparenza rispetto all’operato degli Enti nel rapporto con le coppie adottive e le istituzioni.”
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