Cultura

Adozioni? Sì, ma a distanza

Don Pezzini, il prete vicino ai problemi dei gay.

di Redazione

Don Domenico Pezzini è figura storica della chiesa di frontiera. Da decenni persegue con pazienza e con spirito battagliero una sua ?pastorale? per gli omosessuali. Vorrebbe più tolleranza da parte di madre Chiesa. Ma non si nasconde i problemi che oggi attraversano la realtà delle persone e delle coppie delle stesso sesso. Il prete lodigiano dal 1980 ha scritto libri e ha condotto battaglie appassionate. Oggi Pezzini, oltre insegnare letteratura inglese a Verona è ,la guida spirituale di un gruppo di omosessuali lombardi. Uno con il suo background non può di certo essere accusato di ideologia quando afferma che il semaforo verde di Zapatero ai matrimoni gay è «una grande ipocrisia».
Vita: Zapatero un ipocrita, perché?
Domenico Pezzini: Io definisco il matrimonio come un?unione fra un uomo e una donna finalizzata alla procreazione. Per dirla brutalmente: i figli sono un prodotto che ?serve? alla comunità e non ai genitori. In questa prospettiva Zapatero mi sembra che abbia tirato troppo la corda. Il suo è un semplicismo allo stato puro, con un sapore meramente rivendicativo. In questo campo la legge conta poco o nulla. Il nocciolo della questione è l?amore che i genitori riescono a trasmettere ai figli.
Vita: Amore di cui non sono capaci gli omosessuali?
Pezzini: Non sto dicendo questo. Il rischio di mettere al mondo e allevare figli per puro egoismo appartiene anche agli eterosessuali. Ma ricordiamoci che l?educazione è tanto migliore quanto è più ricco il mondo che circonda i bambini. Quindi è preferibile avere come riferimento due adulti di sesso diverso.
Vita: Nei suoi incontri con gli omosessuali quanto è sentito il bisogno di genitorialità?
Pezzini: Sicuramente non è in cima alla lista delle priorità. Prima ci sono altri aspetti, come la capacità di accettarsi e le relazioni con il mondo esterno. In alcuni casi però il desiderio di essere madri o padri è reale.
Vita: In questi casi che suggerimenti fornisce?
Pezzini: La strada dell?adozione a distanza mi sembra un buon compromesso. Spesso negli omosessuali il confine fra genitorialità e fecondità è confuso. Spesso è sufficiente soddisfare il primo input.
Vita: In questo caso però verrebbe a mancare il rapporto quotidiano con l?adottato. Cosa pensa dell?adozione tout court?
Pezzini: Se un bambino non può avere due genitori dello stesso sesso, in linea di principio, allora va bene anche la coppia gay. Magari passando attraverso il riconoscimento delle unioni di fatto sul modello francese. Con una precauzione però.
Vita Quale?
Pezzini: Non possiamo ragionare all?ingrosso. Nel mondo gay ci sono tante scelte dissennate, anche familiari. Dallo sterco è difficile che nasca il fiore, anche se Dio può tutto. Prima di concedere l?adozione occorre che una task force di esperti valuti la coppia con estremo rigore.

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