Welfare
Afghanista: Fao, raddoppia produzione cereali
Un aumento di 700mila tonnellate rispetto alla produzione del 2006
di Redazione
La produzione di cereali in Afghanistan e’ raddoppiata dal momento della cacciata del regime Talebano, secondo i piu’ recenti calcoli sulla produzione elaborati dalla Fao. Nonostante permanga un ambiente teso sotto il profilo della sicurezza, la Fao prevede che ”nel 2007 la produzione di cereali raggiungera’ i 4,6 milioni di tonnellate, piu’ del doppio rispetto ai 2 milioni di tonnellate del 2001”. Il che rappresenterebbe un aumento di 700.000 tonnellate rispetto alla produzione del 2006, ma una riduzione di entita’ piu’ o meno equivalente rispetto alla produzione record di 5,3 milioni di tonnellate del 2005. Sulla base delle previsioni di raccolto, nella stagione di mercato 2007/08 l’Afghanistan, sempre secondo la Fao, potrebbe aver bisogno di importare non piu’ di 700.000 tonnellate di cereali per coprire il suo fabbisogno totale, di cui 600.000 tonnellate proverrebbero da acquisti commerciali sul mercato mondiale, mentre il resto sarebbe fornito come aiuto alimentare. Questo va rapportato all’importazione di cereali complessiva all’inizio del decennio, pari a circa 1,5 milioni di tonnellate, quando gli aiuti alimentari contavano in misura superiore al 20 per cento.
”Il successo dell’Afghanistan con i cereali in gran parte deriva da parecchi anni consecutivi di tempo generalmente favorevole, ma anche -sottolinea la Fao- dai continui sforzi per lo sviluppo posti in essere da numerose agenzie ed organizzazioni, inclusa la Fao, che impiega nel paese 400 unita’ di personale. I progetti in corso comprendono lo sviluppo dell’industria sementiera, la produzione di latte, la riattivazione dell’industria dello zucchero, l’informatizzazione dei sistemi di mercato, la sicurezza alimentare e la nutrizione, la prevenzione dell’influenza aviaria e la sostituzione del papavero”.
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