Welfare

AFRICA. A “Fa la cosa giusta” la prima ricerca sul turismo responsabile in Senegal

L'indagine è stata promossa da Fondazioni4Africa e Cisv

di Redazione

In occasione della fiera “Fa la cosa giusta”, il 15 marzo a Milano verrà presentata la prima ricerca italiana sull’offerta di turismo responsabile, realizzata da Fondazioni4Africa, iniziativa nata da quattro grandi fondazioni bancarie italiane, Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariparma, Fondazione Cariplo, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, insieme all’ong CISV. La ricerca fa parte di “InConTra Senegal”, una serie di attività di promozione della meta Senegal- turismo responsabile realizzata all’interno di Fondazioni4Africa dal CISV in partnership con Associazione Senegalesi Torino, Associazione Trait d’Union, Viaggi Solidali, AITR.

Il Senegal rappresenta oggi la prima destinazione in Africa nera francofona. Le entrate del settore del turismo contribuiscono al Pil del Paese per il 4,6%. E, rispetto alle esportazioni, il turismo è secondo soltanto alla pesca, con un volume totale del 18%.
Fino a pochi anni fa, tuttavia, l’offerta turistica del Senegal si incentrava quasi esclusivamente sulla proposta balneare (54%) o congressuale e d’affari (33%). Mentre oggi sta crescendo in modo significativo una nuova formula: il turismo responsabile, fondato sulla partecipazione comunitaria, un basso impatto ambientale e la valorizzazione del patrimonio culturale e storico locale.

«Abbiamo censito oltre 55 strutture di albergazione che si possono definire responsabili, rispettando i criteri definiti da AITR (Associazione italiana turismo responsabile)» spiega Eleonora Castagnone, curatrice della ricerca «principalmente campement villageois, guest house, o proposte di alloggiamento in famiglia; e con queste un vasto numero di associazioni e cooperative, che offrono servizi di ristorazione, accompagnamento alle escursioni, organizzazione di laboratori e incontri con le popolazioni locali, nonché agenzie di viaggio specializzate nel settore».

E’ stata individuata come centrale inoltre l’iniziativa collettiva dei migranti senegalesi in Italia, sempre più motore di investimento nel settore del turismo responsabile nel loro paese d’origine.

Perché investire sul turismo responsabile in Senegal? «Il turismo responsabile può rappresentare, se sviluppato in un’ottica di integrazione e complementarietà con altri settori economici tradizionali, un’opportunità di generazione di reddito interessante per le popolazione rurali in Senegal» sostiene Marzia Sica, Project Manager di Fondazioni4Africa-Senegal. «contribuendo positivamente anche alla protezione del territorio e dell’ambiente, alla salvaguardia della cultura e delle tradizioni locali, alla promozione del ruolo della donna quale protagonista di meccanismi di crescita sostenibile».

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