Famiglia

Africa: il destino di 250mila bambini nelle mani del G8

Questo l'allarme lanciato da Save The Children

di Redazione

Circa 250mila bambini africani potrebbero essere salvati ogni anno grazie a una semplice decisione del G8. Lo dimostra il rapporto ”Conti killer” diffuso oggi da Save the Children, l’organizzazione internazionale indipendente per la difesa e la promozione dei diritti dell’infanzia, alla vigilia della Giornata Internazionale del Bambino Africano. Il dossier di Save the Children – si legge in una nota – prende in considerazione 24 paesi africani, 20 dei quali impongono ticket sui servizi sanitari, e chiede ai leader del G8 che intraprendano azioni affinche’ l’accesso alle cure sanitarie sia gratuito per tutti. I servizi sanitari a pagamento sono stati introdotti su ampia scala nel 1990 quando i donatori internazionali, compresi i paesi del G8, incoraggiarono i governi nazionali africani a far pagare le prestazioni sanitarie.

Ma il prezzo di tali servizi e’ proibitivo per la maggior parte della popolazione africana e l’imposizione di questi costi fa si’ che le famiglie o non ricorrano alle cure o vadano dal dottore quando ormai e’ inutile e tardi. ”Il 2005 deve essere l’anno chiave per sconfiggere la poverta’ infantile. Con il summit del G8 alle porte e’ ora che i leader del mondo intraprendano azioni per raddoppiare gli aiuti in modo che i bambini possano avere accesso alle cure sanitarie – ha commentato Carlotta Sami, coordinatrice dei Programmi di Save the Children Italia- Sono i bambini infatti che pagheranno il prezzo piu’ alto se i grandi del mondo non prenderanno delle decisioni”. L’organizzazione chiede che il governo italiano esprima con chiarezza la sua posizione in merito all’imposizione dei costi per prestazioni sanitarie e faccia pressione sugli altri paesi membri del G8 e che al vertice si decida per la destinazione di maggiori aiuti alla sanita’ dei paesi poveri, affiancando a questa misura investimenti di lungo periodo per il rafforzamento dei sistemi sanitari.

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