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Africa: Jovanotti, nuovo Governo mantenga gli impegni

Lo ha detto Jovanotti, a margine di un dibattito al teatro Brancaccio di Roma sulla cooperazione e la lotta alla poverta', di fronte ai ragazzi delle scuole di Roma, e insieme al sindaco Walter Veltr

di Redazione

“C’e’ una discrepanza tra l’impegno dei cittadini italiani e quello della politica per quanto riguarda gli aiuti e la cooperazione. Spero che questo nuovo Governo colmi questo gap”. Lo ha detto Jovanotti, a margine di un dibattito al teatro Brancaccio di Roma sulla cooperazione e la lotta alla poverta’, di fronte ai ragazzi delle scuole di Roma, e insieme al sindaco Walter Veltroni. A proposito della cancellazione del debito dei paesi del Terzo Mondo, storica battaglia del cantante toscano, Jovanotti ha sottolineato che “sono state ottenute molte cose, il nuovo Governo ha preso una serie di impegni e quindi aspettiamo che li confermi”. Per Jovanotti, occorre “coinvolgere le istituzioni, in particolare il ministero degli Affari Esteri, il ministro dell’Economia che deve tener conto di questi problemi nella finanziaria e il Primo Ministro. Bisogna sperare che l’Italia si adegui al livello degli altri paesi europei”. Dal palco, poi, l’autore dell’Ombelico del Mondo’ ha ribadito la sua richiesta “al capo del nuovo governo e a chi stilera’ la prossima legge Finanziaria per un impegno concreto in favore dell’Africa. Non sono qui per emozionare, ma per dire una cosa semplice, e cioe’ che la politica, anche se non ci piace quasi mai, puo’ veramente cambiare le cose”. Politica che per Jovanotti dovrebbe equivalere a Giustizia, un passo avanti rispetto alla pur encomiabile carita’ individuale: “Passare dallo 0,13 allo 0,70% del Pil – sottolinea – significa milioni di vite che si salvano. Di questo nelle campagne elettorali non si parla mai. L’Africa non ha bisogno dei nostri sensi di colpa, ma di un senso del futuro”. Infine, una critica ai media: “Prima l’Africa veniva raccontata da corrispondenti di grandi giornali, ora se ne parla alle 23,30, su Raitre, il giovedi’, quando la gente e’ stanca”.