In vista della Giornata mondiale del rifugiato la preghiera di Sant’Egidio e di tante altre associazioni impegnate nell'accoglienza è dedicata ai 70mila morti in mare dal 1990 a oggi. Anche in streaming
Alla vigilia della Giornata mondiale del rifugiato del 20 giugno, la Comunità di Sant’Egidio invita tutti a partecipare alla veglia “Morire di Speranza”, organizzata insieme alle altre associazioni impegnate nell’accoglienza e nell’integrazione delle persone fuggite da guerre o da situazioni insostenibili nei loro Paesi.
Con Sant’Egidio ci sono: Associazione Centro Astalli, Caritas Italiana, Fondazione Migrantes, Federazione Chiese Evangeliche in Italia, ACLI, Scalabrini International Migration Network, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Acse.
70mila morti dal 1990
A Roma, nella basilica di Santa Maria in Trastevere e in piazza, mercoledì 18 giugno, alle ore 19, verranno ricordate le oltre 70mila persone morte dal 1990 a oggi nel mare Mediterraneo o nelle altre rotte, via terra, dell’immigrazione verso l’Europa.
Negli ultimi cinque anni, tra coloro che sono morti e dispersi, oltre il 38% sono donne e bambini. Negli ultimi due, in particolare, le morti sono percentualmente cresciute in relazione al numero degli arrivi.
Una tragedia che deve scuotere la coscienza dell’Europa e spingerla a ripristinare missioni di salvataggio in mare e aprire vie legali e sicure, sul modello dei corridoi umanitari.
In basilica e in piazza
Durante la veglia di Santa Maria in Trastevere, presieduta dal cardinale Baldassare Reina, vicario di Sua Santità per la diocesi di Roma, saranno ricordati alcuni nomi di chi è scomparso e accese candele in loro memoria.
Nella basilica e in piazza, attraverso un maxischermo, parteciperanno numerosi immigrati di diversa origine, alcuni dei quali venuti in Italia con i corridoi umanitari, e saranno presenti anche familiari e amici di chi ha perso la vita in mare.
La veglia di preghiera sarà trasmessa in streaming sul sito www.santegidio.org e sui canali social della Comunità di Sant’Egidio