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Ahmadinejad a El Baradei: “Crepate pure della vostra rabbia”

L'Iran gela ElBaradei: avanti sul nucleare

di Redazione

L’Iran tiene duro sul nucleare. Nemmeno l’estrema missione distensiva a Teheran del direttore dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea), l’egiziano Mohammed ElBaradei, sembra in grado di far recedere il regime degli ayatollah dal suo sempre piu’ controverso programma, a cui ha impresso un’accelerazione con l’annuncio di aver acquisito la capacita’ di arricchire l’uranio fino a permetterne la conversione in combustibile atomico.

Al suo arrivo il capo dell’Aiea ha manifestato la “speranza di convincere l’Iran a varare provvedimenti tali da creare un clima di fiducia, finche’ le questioni insolute non saranno state chiarite”. La replica, anticipata, e’ venuta da Mahmoud Ahmadinejad che ha dichiarato senza mezzi termini: “Oggi la nostra situazione e’ completamente cambiata. Siamo uno Stato nucleare, e ci rivolgeremo agli altri Paesi da tale posizione. Non tratteremo sui nostri diritti con chicchessia”. “Nessuno”, ha rincarato la dose l’oltranzista presidente iraniano, “ha il diritto d’indietreggiare, neppure di un nonnulla. La nostra risposta a coloro che sono adirati per il fatto che l’Iran ha ottenuto un ciclo nucleare completo consiste in un’unica frase: ‘Arrabbiatevi pure, e crepate della vostra rabbia!'”.

In un clima simile, pochi appaiono i risultati che ci si possono attendere dagli incontri sull’agenda di ElBaradei durante la sua breve permanenza a Teheran, appena 24 ore. Persino Cina e Russia, restie ad accettare sanzioni internazionali contro gli ayatollah, non nascondono la loro irritazione; e Pechino ha deciso di inviare gia’ da domani nello stesso Iran e poi a Mosca il proprio vice ministro degli Esteri, Cui Tiankai, esperto di controllo degli armamenti. Per martedi’ nella capitale russa e’ stata fissata una riunione straordinaria dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, allargata alla Germania.

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