Volontariato

Aiaf: il crack Parmalat colpa dell’inefficienza della catena di controllo

Lo afferma l’associazione italiana degli analisti finanziari, all’indomani delle prime condanne giudiziarie per il crack del gruppo di Collecchio

di Redazione

”La respondabilità del crack Parmalat vanno in primo luogo imputate al mancato corretto funzionamento della catena di controllo della società, a partire dall?operato degli organi sociali (cda e collegio sindacale) sino a quello della società di revisione, che ha sempre sostenuto e certificato l?operato degli amministratori e dei dirigenti della Parmalat”. Lo afferma l?Aiaf, l?associazione italiana degli analisti finanziari, all?indomani delle prime condanne giudiziarie per il crack del gruppo di Collecchio. L?Aiaf ricorda che nel 1998 aveva espresso ”perplessità” su di un aumento di capitale di Parmalat ”attraverso un comunicato che ebbe importante risonanza nel mondo finanziario, tanto da essere uno dei fattori che indusse la Parmalat stessa a fare retromarcia sulla prospettata operazione”. Per l’associazione degli analisti finanziari ”la vicenda Parmalat mette poi in forte evidenza la necessita’ di tutelare la professionalita’ e l’indipendenza degli analisti finanziari”.

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