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Aibi: risultati positivi nonostante la crisi

L'assemblea dei soci ha approvato il bilancio. Griffini: risultati positivi senza gravare sui costi sostenuti dalle coppie che adottano

di Redazione

Nonostante la crisi Amici dei Bambini chiude l’esercizio in utile. I risultati ottenuti da Ai.Bi. e approvati nel bilancio dall’assemblea dei soci sono particolarmente positivi specie se considerati in un contesto generale dominato dalla crisi economica, nel quale i fondi messi a disposizione dagli enti pubblici sono in progressiva riduzione e la raccolta da privati, in particolare il Sostegno a distanza, presenta a livello settoriale un trend di riduzione che dura ormai da quattro anni e gli stessi fondi raccolti dalle aziende con i progetti di Sponsorizzazione e Corporate Social Responsibility sono sempre minori e contesi da un numero crescente di organizzazioni non profit.

Nonostante questo scenario negativo Ai.Bi. chiude il 2011 in positivo con un risultato di esercizio di +64mila euro sulle attività di supporto e di +121mila euro sui fondi vincolati. Tale risultato nasce da un attento controllo dei costi che sono calati dai 9.454.000 euro del 2010 ai 8.698.000 del 2011 con una riduzione pari all’8%. La gestione accorta ha potuto compensare una riduzione dei proventi totali di circa il 7,3%, con un calo dai 9.455.000 euro del 2010 agli 8.762.000 del 2011. Da evidenziare che il dato del 2011 non considera i proventi derivanti dalla destinazione del 5 x mille, che, in base alle nuove indicazioni ministeriali, non sono ancora stati pubblicati.

Tale risultato, afferma Marco Griffini, presidente di Ai.Bi. «è stato ottenuto senza gravare sui costi sostenuti dalle coppie che si rivolgono ad Ai.Bi. come ente autorizzato alle adozioni internazionali». E aggiunge: «A differenza di altri riteniamo che il costo delle adozioni internazionali sia troppo oneroso e scoraggiante per le coppie che sono penalizzate e non considerate invece una risorsa come dovrebbero. Per questo motivo è nostra ferma intenzione non aumentare i costi ma piuttosto continuare a lavorare sulla nostra efficienza».

Va inoltre evidenziato, come dichiara il Dg di Ai.Bi., Antonio Crinò, che «Ai.Bi. ritiene suo dovere contenere al massimo gli oneri di supporto, ovvero i costi sostenuti per il mantenimento della propria struttura organizzativa e quindi non direttamente destinati ai progetti a favore dei minori abbandonati. Tali oneri non devono secondo noi superare il 20% del totale dei proventi di un ente. Quest’anno siamo riusciti a contenerli al 18,1% contro il 19% del 2010 e questo ci rende particolarmente orgogliosi».

Il Bilancio 2001 di Ai.Bi. è certificato fin dall’anno 2000. Per la prima volta, nel 2011, la certificazione di Ai.Bi. viene emessa da PwC – Pricewaterhouse Coopers. Il bilancio sarà disponibile nelle prossime settimane sul sito

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