Salute

Aids: l’Ue sta sottovalutando il virus

A denunciarlo è l'Onu: nell'Europa dell'Est i casi di Aids aumentano in maniera preoccupante

di Carlotta Jesi

Bruxelles sottovaluta l’allarme Aids che colpisce l’Europa dell’Est, compresi alcuni Paesi che stanno per entrare a far parte di Eurolandia.

Questa l’accusa che Peter Piot, direttore di Unaids, il programma delle Nazioni Unite di lotta all’Aids, ha rivolto il 22 febbraio all’Unione europea, alla vigilia della conferenza sull’Hiv che oggi vede riuniti a Dublino i ministri della salute di 55 Paesi.

Per Piot, l’Ue sarebbe consapevole e attiva nella lotta all’Aids in Africa, ma trascurerebbe l’espandersi del virus nell’Europa dell’Est e in Asia centrale. Dove, secondo l’Onu, il numero delle persone infettate dall’Hiv dal 1995 al 2003 è passato da 30 mila a 1,5 milioni. E appena il 9% di questo 1,5 milione di infetti riceve i farmaci antiretrovirali.

«Ora che l’Unione europea sta allargando i suoi confini, deve assumersi una maggiore responsabilità di lotta all’Aids nell’Europa dell’Est e in Asia centrale», ha detto Piot.

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