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Aiuti: primo cargo di Save the Children atterrato a Cebu
Un primo carico con 100 tonnellate di aiuti per i bambini e le loro famiglie colpiti dal devastante ciclone Haiyan è atterrato all'alba. Giunto sul posto anche lo staff medico di Save the Children con aiuti umanitari, tra cui 4 cliniche mobili.
di Redazione

Atterrato a Cebu, questa mattina all’alba, il primo cargo aereo di Save the Children con 100 tonnellate di aiuti per i bambini e le loro famiglie colpiti dal devastante ciclone Haiyan. L’organizzazione sta svuotando interi depositi di aiuti umanitari dislocati tra Asia, Africa e Europa e dopo il primo vettore altri ne seguiranno nei prossimi giorni con aiuti medico-sanitari.
Lo staff medico di Save the Children è atterrato a Cebu insieme a un cospicuo carico di aiuti umanitari, tra cui 4 cliniche mobili con tutta l’attrezzatura medica necessaria, 10.000 pezzi tra teloni e lenzuola, 12.000 coperte, 13.600 taniche per l’acqua, 2.500 kit da cucina, 500 kit per i neonati, 100 tende termiche, 5.000 secchi.
I feriti gravi, le donne in attesa, i neonati e i bambini saranno le priorità di intervento per lo staff medico di Save the Children in arrivo dai tre continenti, da qui a Natale infatti si prevede che nasceranno 8mila bambini nelle zone colpite dal disastro, popolate da oltre 100mila bambini sotto i 5 anni. Si stima che siano circa 90mila le donne incinte allo stato attuale
Con un comunicato l’ong fa sapere che logisti e medici esperti nella risposta alle emergenze hanno accolto l’appello d'aiuto accorrendo da tutto il mondo per portare il sostegno indispensabile a milioni di persone in difficoltà in tutto il Paese: oltre 100 risorse dello staff di Save the Children sono presenti nelle aree più critiche sin dalle prime ore dal disastro, un team di 12 dottori è atterrato per soccorrere con trattamenti medici le persone ferite e malate, 9 esperti di logistica provenienti da diversi paesi d’Europa verificano che gli aiuti arrivino a tutte le persone in bisogno, mentre lo staff tecnico dell’organizzazione prosegue un’attenta valutazione di tutti i bisogni degli abitanti di Llolio-llolio, Rohas, Tacloban e dell’isola di Cebu, quali aree più colpite dal tifone, per dare una risposta adeguata alle necessità della popolazione.
È un’emergenza innanzitutto per i 3.9 milioni di bambini colpiti dal tifone più potente che si sia abbattuto sul paese racconta da Tacloban Cat Carter, operatrice Save the Children: «I dottori qui ci riferiscono di aver terminato tutte le scorte di medicinali e forniture mediche, non riescono a portare avanti il loro lavoro in condizioni così disperate, senza forniture mediche non sanno come soccorrere i bambini rimasti gravemente feriti durante la fuga dalla tempesta, e nel frattempo continuano ad arrivare tantissimi bambini e adolescenti con febbre alta e diarrea».
La mancanza di un posto sicuro, di cibo e di acqua potabile rende ancora più brutale la situazione per i tantissimi bambini colpiti da questo dramma. Ci sono ancora corpi senza vita che giacciono ovunque si diriga lo sguardo, carcasse di animali e rifiuti disseminati dappertutto. Queste condizioni rappresentano un grave rischio per la salute di tutte le persone e renderanno ancora più complesso il lavoro dei medici e dei dottori accorsi per salvare la popolazione in difficoltà.
Per sostenere l’intervento immediato di Save the Children nelle Filippine è attivo il numero verde 800.98.88.10 dalle ore 9 alle 21, oppure è sufficiente collegarsi al sito dell’organizzazione www.savethechildren.it/filippine
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