Cultura

Aiuti Terzo mondo gonfiati, anche Italia nel mirino

Per l'organizzazione Concord (che riunisce oltre 1.600 ong) dei 41 milioni di euro di aiuti ai paesi poveri stimati lo scorso anno, 12,5 miliardisarebbero stati destinati alla cancellazione del debit

di Redazione

Gli aiuti Ue al terzo mondo finiscono nel mirino delle organizzazioni non governative che accusano molti paesi europei, tra cui l’Italia, di aver ‘gonfiato’ le cifre del 2005 per avvicinarsi all’obiettivo fissato dalle Nazioni Unite, e cioe’ elargizioni pari allo 0,7% del Pil entro il 2015. A puntare il dito e’ stata oggi l’organizzazione Concord (che riunisce oltre 1.600 ong internazionali) secondo cui dei 41 milioni di euro di aiuti ai paesi poveri stimati lo scorso anno 12,5 miliardi di euro sarebbero stati destinati alla cancellazione del debito e ad altri programmi di assistenza. Pronta la replica del portavoce del commissario allo Sviluppo Louis Michel, che ha sottolineato: “La cancellazione del debito e’ da considerarsi aiuti allo sviluppo”. Alcuni dei casi nel mirino delle ong riguardano Gran Bretagna, Germania e Italia che avrebbero conteggiato come Oda (official development assistance) la cancellazione di 8,47 miliardi di debito a favore di Iraq e Nigeria. L’Austria invece, presidente di turno dell’Ue, avrebbe gonfiato nel 2005 le sue cifre addirittura del 50%. All’Italia viene rimproverato di non aver mantenuto gli impegni e di essersi limitata a mantenere un livello di aiuti “vicino a quello dei nuovi stati membri come Malta, Slovenia e Repubblica Ceca”. La polemica sugli aiuti al terzo mondo si infiamma alla vigilia della divulgazione dei dati dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico (Ocse), che consente di conteggiare il debito come aiuto. Questo, secondo le ong, non sarebbe permesso dagli accordi presi dalle Nazioni Unite a Monterrey nel 2002.

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