Mondo
Al-Bashir: Abyei motivo di conflitto con il Sud
Lo ha detto il presidente del Nord Sudan in un'intervista alla Bbc
di Redazione
La regione di Abyei, ricca di petrolio e collocata sul confine tra Nord e Sud Sudan, «può essere all’origine di un conflitto» tra Khartoum e Juba, che ha proclamato il suo stato sabato scorso. Lo ha detto il presidente sudanese Omar al-Bashir in un’intervista alla Bbc all’indomani della proclamazione del Sud Sudan come Stato indipendente il 9 luglio.
«Abyei fa parte del Sudan – ha detto – e i protocolli che la riguardano devono essere rispettati». «C’è un protocollo su Abyei, che va applicato se ci sarà una soluzione pacifica – ha proseguito – Ma in passato siamo stati costretti a combattere quando loro (il Sud, ndr) hanno cercato di imporre una nuova realtà».
Sulla proclamazione dell’indipendenza del sud, Bashir ha espresso «tristezza», pur ammettendo che si è trattato del «prezzo da pagare» per la pace. Abyei e l’altra regione di confine contesa, il Sud Kordufan, sono al centro di uno scontro che ha già prodotto 170mila profughi. Un accordo tra Khartoum e Juba raggiunto lo scorso mese prevede il ritiro delle loro truppe e la creazione di una buffer zone di circa 20 km lungo il confine. Ma l’attuazione dell’accordo è difficile, proprio perchè alcune parti dei confini restano ancora da definire.
Per Bashir, Abyei appartiene al nord e solo le tribù arabe locali, con un referendum, potrebbero decidere un suo passaggio al sud, un’ipotesi che ha poi definito «improbabile». Bashir si è quindi detto a favore dello stanziamento dei Caschi Blu dell’Onu nella zona di confine, deciso la scorsa settimana a New York, ma ha poi aggiunto di auspicare una loro rapida sostituzione con i militari etipi, un’ipotesi presa in considerazione dallo stesso Consiglio di Sicurezza dell’Onu. «Gli etiopi hanno il mandato di mantenere la pace nella zona, quindi diamo il benvenuto alle loro truppe – ha detto – Entrambi (nord e sud, ndr) diamo loro il benvenuto perchè sono in grado di fare il loro lavoro, al contrario delle altre truppe che hanno fallito nel mantenere la pace in questa zona».
Su Al-Bashir pende un mandato di cattura della Corte penale internazionale per crimini contro l’umanità e genocidio commessi in Darfur.
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