Famiglia

Al via “Aiutami a crescere”

E' il progetto di solidarietà internazionale promosso dalla Cassa Rurale Banca di Credito Cooperativo di Treviglio

di Redazione

Si chiama ?Aiutami a crescere!? il progetto di solidarietà internazionale promosso dalla Cassa Rurale Banca di Credito Cooperativo di Treviglio. Al centro del progetto c?è una forma di aiuto economico da qualche anno molto diffusa, il sostegno a distanza di bambini che in molti Paesi del mondo vivono in situazioni di grave disagio economico e sociale.
Il contributo di coloro che scelgono questa forma di solidarietà serve a garantire ai bambini beni primari (cibo, vestiti, cure mediche,?), ma anche una crescita sociale e culturale all?interno del proprio Paese di origine.
Gli interventi di sostegno a distanza sono coordinati direttamente da volontari che operano sul posto per conto di varie associazioni. Il denaro non viene consegnato direttamente ai bambini o alle loro famiglie, ma sono i volontari che individuano i bisogni e gestiscono gli aiuti, come pure valutano quando il bambino e la sua famiglia hanno raggiunto un miglioramento significativo grazie all?aiuto ricevuto.
L?impegno che si è assunta la Cassa Rurale di Treviglio è duplice.
La Banca ha individuato 4 associazioni che portano avanti progetti di sostegno a distanza e ha destinato ad esse un contributo iniziale di 50.000 euro, impegnandosi altresì a versare una cifra equivalente a quello che ciascun donatore metterà a disposizione, fino al raggiungimento di un contributo complessivo di 100.000 euro. Da qui scaturisce un ulteriore impegno per l?istituto di credito trevigliese: promuovere questi progetti presso soci, clienti e comunità, affinché anche da questi soggetti vengano aiuti concreti.
Con il proprio contributo economico la Cassa ?adotterà? in tutto circa 500 bambini, ai quali verrà data la possibilità di vivere serenamente la propria infanzia per diventare in seguito adulti capaci e responsabili.
Ogni progetto porta con sé un sogno: quello della Cassa Rurale è che almeno altri 500 bambini possano sperare in una vita migliore grazie al contributo di altre persone chiamate a condividere l?iniziativa.
Per aderire al progetto ?Aiutami a crescere!? è sufficiente recarsi presso uno qualsiasi degli sportelli della Cassa Rurale di Treviglio e compilare l?apposito modulo con l?indicazione del progetto che si intende sostenere. Il sostegno a distanza avverrà all?interno del progetto prescelto. Per chi non volesse impegnarsi con il sostegno a distanza di un bambino, è possibile comunque fornire un contributo di solidarietà che andrà a beneficio del progetto generale. Come saranno informati i sostenitori sull?andamento dei progetti?
Sul sito della banca www.cassaruraletreviglio.it i sostenitori troveranno notizie aggiornate sui vari progetti ed ogni anno riceveranno una relazione di aggiornamento con la descrizione delle attività realizzate, redatta dal responsabile di ciascun progetto. Aggiornamenti saranno forniti ai soci della Cassa Rurale anche all?interno della periodica ?Lettera ai soci?. Infine tra tutti coloro che aderiranno, la banca individuerà ogni anno una o due persone che avranno la possibilità di recarsi nei Paesi in cui si svolgono i progetti e conoscere da vicino le diverse attività realizzate per i bambini.

I PROGETTI

TANZANIA
Progetto ?Il villaggio della gioia?
Padre Fulgenzio Cortesi, missionario Passionista originario di Castel Rozzone, giornalista e scrittore che da trent’anni si occupa di “africanità”, è il Fondatore e Presidente del Villaggio della Gioia che sorge a Dar es Salaam in Tanzania. Il Villaggio della Gioia è un luogo di accoglienza e di educazione, che offre ai bambini orfani e di strada di Dar es Salaam e della Tanzania, la possibilità di crescere insieme ad educatori e volontari, in una dimensione familiare, per costruire in loro dignità, auto stima e speranza, senza che siano sradicati dalla propria cultura e dalle proprie tradizioni. L’accoglienza è da zero anni in su indipendentemente dal sesso e dalla religione. Il progetto è sostenuto dall?Associazione ?Il Villaggio della Gioia?.

ECUADOR
Progetto PelCa di don Dario Maggi
Da tempo è attivo in Ecuador il progetto PelCa (letteralmente: Educazione Prescolare in Casa), fortemente voluto dal missionario italiano Don Dario Maggi di Brignano di Gera d’Adda. Si tratta di un progetto attivato nella provincia di Manabì, una zona rurale poverissima (il reddito medio di una famiglia con 3 figli è di 40 dollari al mese) e prevede attività di educazione di base per bambini da 0 a 5 anni, svolte direttamente presso le abitazioni delle famiglie, con educatori che insegnano ai genitori a prendersi cura dei figli, dal gioco all’istruzione, dall’igiene all’alimentazione, con aiuti materiali, dai libri alle sementi per l’orto, e incontri di formazione e sensibilizzazione, oltre al sostegno ai bambini per la frequenza di asili parrocchiali e, per quelli in età scolare, di centri di appoggio scolastico. Il sostenitore riceve la documentazione individuale del bambino e due volte all’anno aggiornamenti sul bambino e sul progetto.Il progetto è sostenuto dall?AVSI.

NICARAGUA
Progetto ?Casa Artina?
Nel municipio di San Ramon in Nicaragua è stata allestita una casa di cura con 30 posti letto destinata a bambini in grave stato di denutrizione. Sono bambini che provengono da famiglie contadine poverissime, incapaci di sostenere i costi delle medicine e delle cure ospedaliere. Quando raggiungono il completo recupero psico-fisico, rientrano nelle loro case insieme alle famiglie. Un?operatrice appositamente incaricata segue l?evoluzione della situazione della famiglia, aiutandola nella formulazione e nella messa in atto di un progetto di incremento del reddito domestico basato sul potenziamento delle sue attività agricole commerciali. Lo scopo è di rendere la famiglia autosufficiente. Il progetto è sostenuto dall?associazione ?Mani Amiche? di Stezzano.

ETIOPIA
Progetto di don Arturo Lorini
Il contributo offerto al progetto di sostegno a distanza di don Arturo Lorini può permettere a un bambino di non morire di fame o di procurarsi una medicina preventiva contro le infinite malattie infettive esistenti in Etiopia, come la malaria o il tifo. Può permettere a una famiglia indigena di mettere o riparare il tetto della propria capanna o di mandare il figlio a scuola. Può permettere al capo del villaggio di far arrivare l?acqua potabile alla sua gente, costretta a bere l?acqua inquinata dei fiumi o dei fossi, causa di tante malattie. Il progetto è sostenuto dall?ente salesiano V.I.S. (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo).

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