Non profit
Al via alla Barona il Mercatino agricolo de La Cordata
il mercatino va incontro alle esigenze della comunità locale, promuove i produttori agricoli e valorizza il territorio della periferia milanese
di Redazione
L’impresa sociale La Cordata, attiva ormai da più di vent’anni nel territorio milanese, dal prossimo 13 aprile inaugura il primo mercatino agricolo del Villaggio Barona, all’interno dei propri spazi di Zumbini Sei, in via Bonaventura Zumbini al 6.
La Cordata conferma così, nel modo più immediato e concreto, la propria vocazione a valorizzare l’interazione col territorio e a stimolare le relazioni sociali e culturali tra i diversi soggetti che animano il progetto di una cittadinanza solidale.
L’appuntamento col mercatino sarà presente a Zumbini Sei ogni mercoledì dalle ore 15 alle 20 a partire dal 13 aprile, per incontrare agricoltori, viticoltori, vivaisti e acquistare e gustare prodotti buoni, sani e a prezzi “sostenibili”.
La Cordata ha coinvolto in questa iniziativa l’Azienda agricola Zipo (formaggi e uova), I.Z.I. food division (yogurt), il Consorzio Produttori Agricoli Parco Ticino (carne, salumi e prodotti da forno), l’Azienda agricola Altrocchi (pollo, anatra e faraona), Opera in fiore (ortaggi e piantine), Azienda agricola Campo Roberto (arance, limoni) e Il profumo del vino, stabilendo con questi partner un patto di solidarietà che garantisca per le merci in vendita un’attenzione a mantenere low cost il livello dell’offerta.
La Cordata invita tutto il quartiere (e non solo) qualche giorno prima all’inaugurazione ufficiale del mercatino domenica 10 aprile, dalle 14.30, nel corso della festa di Barona in movimento, animata dall’Hub Barona all’interno del progetto Punto e Linea: si susseguiranno infatti, presso lo spazio di Zumbini Sei, momenti di musica, teatro e animazione aperti a tutti, con un occhio di riguardo per bambini e ragazzi.
In questo periodo il territorio milanese vede un vero e proprio fiorire dei mercatini agricoli. Quella di La Cordata è almeno la quarta esperienza significativa di questo tipo, dopo Slowfood, Coldiretti e il Consorzio Cantiere Cuccagna (che a La Cordata ha offerto ispirazione e buone prassi da attuare), e ciò pare il sintomo di una rinnovata e diffusa sensibilità nei confronti dei tanti vantaggi che può fornire una rete sociale ben sviluppata, fatta di relazioni “di vicinato” efficaci tra l’area urbana e l’economia agricola locale e capace di sposare concetti quanto mai attuali come quelli della filiera corta, dei prodotti a Km zero e della qualità e sostenibilità della produzione.
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