Welfare

Al via il progetto “Tesori nascosti”

Obiettivo il reinserimento lavorativo delle vittime del lavoro finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

di Redazione

Nel difficile percorso del reinserimento professionale degli infortunati sul lavoro, l’Anmil ha voluto dare il proprio contributo attraverso il Progetto “Tesori Nascosti… percorsi di ricerca e sviluppo delle competenze professionali e personali di infortunati sul lavoro” finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Per presentare il lavoro svolto al termine della prima fase operativa e le prossime fasi del Progetto dalle quali si darà il via all’applicazione pratica del percorso svolto a livello nazionale coinvolgendo 8 regioni, si terrà una conferenza stampa – incontro, aperto anche a quanti sono interessati alla tematica, nell’Aula Magna della Direzione Generale dell’Associazione (Roma, Via Adolfo Ravà, 124), il 13 luglio, alle ore 11.
La conferenza sarà coordinata dal Direttore generale Anmil e Capo Progetto Sandro Giovannelli e vedrà la partecipazione di Sergio Mustica responabile delle attività formative Progetto ed esperto in formazione, e di Angela Vetrano, coordinatore organizzativo del Progetto e capo dell’Ufficio Servizi Istituzionali Anmil, oltre che a diversi responsabili Anmil delle sedi in cui il Progetto è stato applicato.

«Questo incontro – spiega il Dg dell’Anmil Sandro Giovannelli – servirà a spiegare come si struttura il servizio di orientamento e consulenza per l’elaborazione del bilancio e il portfolio delle competenze di ogni infortunato affinché, sulla base di questi, possa predisporsi un programma di formazione e assistenza volto al reinserimento sociale, familiare e lavorativo».
«L’obiettivo del Progetto infatti – aggiunge Giovannelli – mira a consentire di creare e sperimentare un servizio innovativo di supporto e consulenza per aiutare i lavoratori, dopo un infortunio, a riappropriarsi delle proprie risorse personali in termini di conoscenze, competenze e potenzialità, al fine di rendere più semplice e rapido un nuovo inserimento lavorativo».

Le Sedi coinvolte nella sperimentazione sono 8 regioni (Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Campania, Calabria) e 15 province: Milano, Brescia, Rovigo, Belluno, Gorizia, Siena, Grosseto, Viterbo, Ancona, Macerata, Teramo, Napoli, Benevento, Catanzaro e Vibo Valentia.
Obiettivi:
Fornire agli infortunati uno strumento informatico, anche autogestibile, per un’analisi delle potenzialità e dei fabbisogni.
Aiutare gli infortunati a recuperare la consapevolezza delle proprie risorse e potenzialità, al fine di costruire un progetto mirato di reintegrazione lavorativa e sociale.
Sviluppare le competenze degli Operatori Anmil, che diventano così mediatori/facilitatori nei confronti degli associati, progettando con loro e per loro programmi di supporto al reinserimento sociale e lavorativo.
Sperimentare, sul territorio, la potenzialità di tale servizio innovativo, integrato di analisi, valutazione e progettazione di azioni personalizzate per il reinserimento sociale e lavorativo degli infortunati.

I risultati attesi:
Sviluppo e diffusione di un servizio di consulenza, analisi delle risorse e orientamento per i soci Anmil, sulla base di metodologie e strumenti innovativi, finalizzato a fornire ai singoli gli strumenti necessari ad elaborare un progetto concreto di reinserimento sociale e lavorativo.
Realizzazione on-line, per ciascun associato aderente al progetto, di un portfolio delle proprie competenze e risorse, stampabile e aggiornabile nel tempo.
Crescita professionale degli Operatori Anmil coinvolti, con la possibilità di definire un modello di intervento trasferibile a tutte le sedi associative.
Ulteriore affermazione e qualificazione dell’Associazione e i suoi Operatori come punti di riferimento strategici per tutti i lavoratori e le lavoratrici infortunati.

Il percorso sarà disponibile direttamente online dal portale dell’associazione o tramite la mediazione degli operatori della Sedi locali Anmil.

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