Non profit

ALCOLISMO. Campagna “Niente Cretini, Niente Festa”

Pubblicità Regresso delle Acli contro lo "sballo" e il consumo di alcol come "tendenza"

di Redazione

Contro la moda dello “sballo” come divertimento e dell’alcol come consumo di “tendenza”, soprattutto da parte dei giovani (ne abusa un minore su 5, secondo i dati diffusi ieri dal ministero del welfare e della salute), si propone la Pubblicità Regresso delle Acli, la campagna di comunicazione sociale che utilizza gli stereotipi della comunicazione commerciale per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sui temi sociali più scottanti. “NIENTE CRETINI, NIENTE FESTA” è l’head line di questa finta pagina pubblicitaria che compare nel numero di ottobre di Aesse, la rivista associativa delle Acli, in collaborazione con l’agenzia Scrittura.org.
Un giovane mostra con fare spregiudicato la bottiglia che tiene in mano, ma sull’etichetta c’è scritto provocatoriamente: “Cretini”. “Un bicchiere per sentirsi spiritoso – si legge nella body copy – Un secondo per sentirsi importante. Un terzo per sentirsi perso. L’ultimo prima di sfrecciare via in auto”. Quindi la domanda: “A chi farai la festa stanotte?”
Il venerdì e sabato notte avvengono ogni anno circa 11mila incidenti stradali. Il tasso di mortalità degli incidenti notturni, dalle 21 alle 7 del mattino è quasi il doppio rispetto alla media, con un picco di 5 incidenti mortali su 100 introno alle 5. E in assoluto sono i giovani le principali vittime degli incidenti stradali. Nel 2006 (ultimi dati disponibili Aci-Istat) sono morti sulla strada quasi 2000 giovani tra i 18 e i 35 anni. I feriti sono stati circa 140mila. Come recita il pay off della Pubblicità regresso: “Cretini ti fa la festa”.

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