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Algeria: «Francia si scusi come Italia con Libia»

Il dibattito trova concordi tutti i politici algerini

di Redazione

«Non c’è via di uscita per la Francia, che deve fare con l’Algeria come ha fatto l’Italia con la Libia»: è con queste parole che apre oggi il quotidiano algerino ‘el-Khabar’, dedicando le sue prime tre pagine a un dibattito politico apertosi ad Algeri.

In seguito alla visita del premier italiano Silvio Berlusconi a Tripoli, che ha ristabilito rapporti di amicizia con la Libia trovando una soluzione al contenzioso creato dal nostro passato coloniale, i politici e gli intellettuali algerini chiedono di ottenere gli stessi risultati nei rapporti con la Francia.

«L’Italia ha commesso errori storici in Libia» spiega al giornale il segretario del Fronte di Liberazione Nazionale al governo, al-Said Abu Haja «il passo fatto dal suo governo di scusarsi con loro è stato positivo e speriamo che l’Unione Europea possa fare pressioni su altri paesi come la Francia per ottenere le scuse per quanto commesso dal loro esercito in Algeria».

Il quotidiano algerino intervista inoltre uno dei reduci della liberazione nazionale algerina dal colonialismo francese, al-Said Abadu, secondo il quale «il passo in avanti dell’Italia nei confronti della Libia è quello giusto e riteniamo che sia questa la via da seguire. Noi abbiamo chiesto le scuse della Francia molto prima della Libia e i francesi ci hanno occupati per 130 anni. La situazione è diversa da quella della Libia e ottenere le scuse dalla Francia sarà difficile».

Secondo ‘el-Khabar’ tutto il mondo politico e intellettuale è concorde nel ritenere positiva la politica adottata dall’Italia nei confronti della Libia e nel chiedere che altrettanto faccia Parigi riguardo il proprio paese.

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