Welfare
Alleanza cooperative preoccupata dalla riforma
È quanto ha speigato la delegazione durante l’audizione in Commissione Lavoro alla Camera
di Redazione
«Siamo preoccupati sulla sostenibilità della riforma da parte delle imprese cooperative anche se prendiamo atto delle positive, ma parziali, soluzioni introdotte al Senato». Questa la posizione espressa dall’Alleanza delle Cooperative Italiane, sul disegno di legge di riforma del mercato del lavoro, durante l’audizione in Commissione Lavoro alla Camera.
«Pur avendo partecipato attivamente, e con senso di responsabilità, al lungo confronto avviato dal Governo», si legge nella nota, «avremmo auspicato una complessiva maggiore gradualità dell’operatività di questa riforma. Anche se è difficile prevederne ora l’impatto economico, è facile comprendere che una riforma, quando agisce nel profondo, necessita di step temporali certi, ma sostenibili. Infatti, una buona riforma è quella che si rivela sostenibile dalle imprese, che sono la spina dorsale del paese».
«L’aumento del costo del lavoro e il nuovo assetto degli ammortizzatori sociali», continua la nota dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, «rischiano di mettere a repentaglio l’equilibrio voluto e di penalizzare le imprese. Dobbiamo anche rilevare che, a fronte di un’innovazione del sistema degli ammortizzatori sociali, vi sia una carenza delle misure per le politiche attive, che sono essenziali alla tenuta del nuovo sistema. Rimandare a una delega ci preoccupa».
Nel corso dell’audizione «sono stati evidenziati altri punti critici», conclude la nota, «tra questi: l’eccessiva attenzione sulle presunzioni per far fronte all’uso distorto di alcune tipologie contrattuali, quali collaborazioni e partite IVA e l‘esclusione della CIGS anche per le imprese ammesse al concordato preventivo».
La delegazione dell’Alleanza delle Cooperative era formata da Sabina Valentini, Carlo Marignani, Filippo Turi, Claudio Riciputi e Federico Baldelli.
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