«Il Protocollo di oggi è uno dei più belli fra i tanti che abbiamo sottoscritto finora. È il modo migliore per mostrare ciò che è Expo: oltre alla valenza culturale e scientifica, è anche un grande progetto sociale, per le persone, per diffondere sviluppo e dignità»: così il Commissario del Governo per l’Expo 2015 Letizia Moratti, a Palazzo Reale, ha commentato la firma, insieme con il Ministro della Giustizia Angelino Alfano, l’amministratore delegato di Expo 2015 S.p.A. Lucio Stanca, il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il direttore dell’Ufficio centrale detenuti e trattamento del Ministero della Giustizia Sebastiano Ardita e il provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziale della Lombardia Luigi Pagano, di una sottoscrizione di intenti per sviluppare, in occasione di Expo, un percorso di reintegrazione lavorativa e sociale dei detenuti.
“Spero che altri enti possano parteciparvi per dare nuove opportunità a coloro che, pur scontando la giusta pena detentiva, desiderano ricostruirsi un futuro – ha continuato il Commissario Moratti – Insieme col Governo, attraverso il Provveditorato Regionale e l’Agenzia Articolo 27, e con la Società Expo 2015, individueremo percorsi occupazionali e opportunità di partecipazione che valorizzino il contributo dei detenuti, che li coinvolgano, che diano loro l’opportunità di essere davvero utili ad un grande progetto milanese e italiano, l’Expo 2015”.
Un centinaio di detenuti delle carceri lombarde, grazie all’Expo, avranno un’opportunità di lavoro: dall’archiviazione informatica dei documenti, al facchinaggio, dai servizi di pulizia al catering e alla gestione del verde.
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