Non profit

Allo sportello vince l’etica

di Redazione

Il 46% degli italiani non aprirebbe un conto corrente in una banca coinvolta con il traffico di armi. È quanto emerge da una ricerca realizzata da Demos & Pi per conto di Banca Etica e supervisionata da Ilvo Diamanti. Tra i 1.260 risparmiatori intervistati prevale un grande senso di sfiducia nelle banche (al livello record del 77%). Ma quello che più sorprende è la forte domanda di etica che emerge. Nello scegliere una banca il 54% ritiene fondamentale che vengano indicati i settori in cui opera. Il 53,8% ritiene importante che la banca investa in progetti sociali o ambientali una parte dei propri utili. Per il 62,2% un’impresa dovrebbe aggiungere al profitto l’investimento in progetti a favore della società e del territorio in cui opera accanto al profitto. Infine, per il 50,6% l’etica deve avere spazio nella finanza. Commenta Ilvo Diamanti: «Viene il dubbio che molte persone abbiano approfittato del sondaggio per scrivere un libro dei sogni. Tuttavia tali sogni nascono da convinzioni reali».
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