Formazione
All’università si studia il gelato
Accade a Camerino. Un corso nato per soddisfare una precisa richiesta del territorio
di Redazione
Un Corso di Formazione e Aggiornamento per gelatiere qualificato, e’ stato istituito dall’Universita’ di Camerino e si rivolge a quanti sono in possesso del Diploma di scuola media inferiore con una quota d’iscrizione pari a 250euro. La data di scadenza per la presentazione della domanda e per il versamento della quota d’iscrizione e’ fissata per il prossimo 19 febbraio. Il corso, che si svolgera’ presso la sede dell’Unicram, di San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno, e’ coordinato dal professore Paolo Polidori. Le lezioni si terranno il lunedi’ e il venerdi’, dalle 14.30 alle 19.00, dal 5 al 30 marzo 2007. La frequenza ai corsi e’ obbligatoria. Al termine del corso per conseguire l’attestato finale sara’ necessario superare un esame consistente in una serie di domande a risposta multipla.
Fra i moduli di insegnamento si segnalano i principi di nutrizione, la qualificazione delle materie prime per il gelato, le ricette di base per il gelato e la preparazione dei gelati alla frutta. ‘
‘Questo corso – ha sottolineato il Paolo Polidori, docente Unicam della Facolta’ di Medicina Veterinaria – nasce da una specifica richiesta avanzata dal territorio, e precisamente dalla Confartigianato di Macerata e dall’Associazione Gelatieri Gaia”.
“La scelta di attivarlo presso la sede Unicram e’ stata motivata dal fatto che presso la fascia costiera opera la maggior parte dei gelatai afferenti alla Camera di Commercio e all’Associazione Gaia – ha spiegato concludendo – le motivazioni che hanno spinto alcuni operatori del settore del gelato a richiedere le competenze reperibili in ambito Unicam vanno considerate in un’ottica di piu’ ampio respiro, che prevede inizialmente la formazione di personale competente e qualificato nel settore della preparazione dei gelati, e successivamente la possibilita’ di istituire un Marchio di Qualita’ per il gelato artigianale italiano, in modo da qualificarlo e tipizzarlo rispetto al gelato industriale”.
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