Sostenibilità

Alluvioni urbane. Dati sconfortanti da una ricerca

Il 65% delle città monitorate ha vissuto un evento calamitoso negli ultimi 10 anni. Al primo posto le emergenze idrogeologiche. (a cura di Mariano Votta)

di Redazione

Città italiane a rischio esondazioni. È questo il principale pericolo
verificatosi nel 71% dei casi negli ultimi dieci anni in Italia. Solo al quinto posto il rischio sismico. I dati emergono dalla ricerca realizzata da Procuratori dei cittadini-Cittadinanzattiva, con il coinvolgimento, tra l?altro,
di assessorati comunali, uffici della protezione civile, vigili del fuoco, mondo della cooperazione sociale e dell?associazionismo civico.
L?indagine ha riguardato una popolazione residente di oltre un milione di cittadini e ha coinvolto 17 città capoluogo di provincia di medie dimensioni,
situate in 16 regioni italiane da Nord a Sud; complessivamente, il 16% dell?universo delle città capoluogo di provincia, campione rappresentativo
dei capoluoghi con popolazione inferiore alle 200mila unità. Le città prese
in considerazione sono state: Terni, Caltanissetta, Gorizia, Rieti, Lucca, Biella, Potenza, Cremona, Catanzaro, Parma, Isernia, Ravenna, Caserta, Foggia, Pescara, Oristano e Bolzano.
Ebbene, quasi la metà (il 47%) delle città monitorate è situata in una zona sismica e ben il 65% di esse ha registrato, negli ultimi dieci anni, eventi calamitosi che hanno provocato danni rilevanti. Nello specifico: esondazioni
(71%); attività industriale ad alto rischio (65%); frane (53%); instabilità degli edifici: (47%); rischio sismico: (35%).
La ricerca realizzata da Cittadinanzattiva ha valutato anche l?attivismo delle amministrazioni locali rispetto ad attività di prevenzione, assistenza,
intervento, informazione sul tema sicurezza idrogeologica e civile delle città.

Info:
www.cittadinanzattiva.it/strumenti/documenti/dossiercomuni.pdf

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