Mondo
Alpi-Hrovatin: il caso all’esame della Consulta
Per risolvere il conflitto di attribuzioni Procura Roma-Commissione inchiesta
di Redazione
Finisce alla Consulta il caso di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, rispettivamente giornalista e cameraman del Tg3 uccisi a Mogadiscio da un commando somalo il 20 marzo 1994, anno in cui era in pieno svolgimento la missione Onu ‘Restore Hope. Mercoledì prossimo, in camera di consiglio (a porte chiuse, quindi), i giudici della Corte – Presidente Annibale Marini, relatore Alfonso Quaranta – esamineranno il conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato sollevato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma nei confronti della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte dei due giornalisti istituita nell’estate del 2003 e presieduta dall’onorevole Carlo Taormina. Motivo del ricorso, la nota del 21 settembre scorso dello stesso avvocato Taormina con la quale il deputato di Forza italia ha motivato il rifiuto di procedere ad accertamenti tecnici sulla macchina sulla quale viaggiavano i due giornalisti uccisi, come invece richiesto dalla Procura della Repubblica. La Consulta non entrerà, per ora, nel merito della vicenda: dovrà, con un’ordinanza, dichiarare l’ammissibilità o meno del ricorso. Qualora la Corte dovesse pronunciarsi per l’ammissibilità, i giudici dovranno fissare una nuova udienza per discutere il merito e, successivamente, si pronunceranno con la relativa sentenza.
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