Volontariato
Alzheimer: il magnetismo aiuta a parlare
E' il risultato dell'Irccs Centro S.Giovanni di Dio-Fatebenefratelli di Brescia in collaborazione con l'Universita' Vita-Salute San Raffaele di Milano e l'Universita' Campus Biomedico di Roma
di Redazione
Attraverso la sperimentazione di uno stimolatore magnetico accostato alla testa migliora il linguaggio dei pazienti affetti da Alzheimer.
La ricerca e’ pubblicata sulla rivista ‘Archives of Neurology’. I pazienti sono stati sottoposti ad una stimolazione magnetica, in corrispondenza della corteccia prefrontale, ossia la parte piu’ anteriore del cervello, di entrambi gli emisferi cerebrali. Durante la prova, il paziente doveva denominare delle immagini che apparivano su uno schermo.
”La ricerca – spiega Maria Cotelli dell’Irccs Fatebenefratelli di Brescia – ha dato risultati interessanti e promettenti che aprono la strada a nuovi studi sugli effetti terapeutico-riabilitativi della stimolazione magnetica transcranica nei pazienti con malattia di Alzheimer e altre forme di malattie neurodegenerative”.