Non profit
AMBIENTE. Film-choc documenta la strage di delfini in Giappone
Premiato al Sundance Festival 2009, "The Cove" fa discutere l’America
di Redazione
Ancora pochi giorni, e come ogni anno ricomincia puntuale la mattanza. Ogni settembre a Taiji, una baia affacciata sul Pacifico a Sud-Ovest di Tokyo, centinaia di delfini diretti verso i mari del Sud sostano in questo pezzo di oceano. Ad attenderli, anch’essi puntuali, i bracconieri giapponesi. Bastano poche ore perchè la baia si tinga di porpora. Dei grossi cetacei, alcuni vengono spediti nei vari delfinari nel mondo, per altri ha inizio la mattanza. In tutto si parla di 20mila esemplari all’anno.
Della cattura illegale dei cetacei oggi però si può sapere e vedere molto di più. Grazie a un’idea di Richard O’Barry, una lunga esperienza di allenatore di delfini (tra gli altri, anche della star tv Flipper), e di Louie Psihoyos, apprezzato fotografo naturalistico, inserito da Fortune fra i dieci migliori del mondo. Il loro The Cove, premiato all’ultimo Sundance Festival, documenta l’intera strage. Per le riprese, i due si sono rivolti a una coppia canadese di assi dell’apnea, dotati di telecamere nascoste supertecnologiche. Il film arriverà in Europa a fine anno, intanto negli States già tutti ne parlano.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.