Sostenibilità

Ambiente: italiani ecologisti a parole, menefreghisti in pratica

Un'inchiesta svela la discrepanza tra le opinioni e le scelte degli italiani. Per il 63% è fondamentale avere incentivi su mezzi alternativi, ma solo il 37% sceglie l'auto in relazione ai consumi

di Redazione

A mettere a nudo tutte le contraddizioni del difficile rapporto tra gli
italiani e la mobilità sostenibile è un’inchiesta del periodico “Nuova
Energia”. La Ferrari? Magari ad idrogeno. Una Porsche? Perché no! con le
batterie! E anche un Suv ad ibrido. L’importante è avere l’auto bella, di
proprietà, e non in condivisione. Il car sharing no! Dall’inchiesta emerge che, a dispetto degli allarmi ecologisti, i Suv continuano ad essere nei
desideri del 29% degli italiani intervistati, e che solo il 37% sceglie
un’auto in relazione ai consumi. I cosiddetti carburanti alternativi non
riscuotono molto successo. Eppure, per risolvere il problema
dell’inquinamento, in contraddizione il 63% del campione propone incentivi
per l’acquisto di mezzi alternativi.

Condotta su 391 cittadini maggiorenni, e realizzata con la collaborazione di Zincar e Autostrade Centro Padane, l’indagine ha affrontato sette tematiche differenti: le caratteristiche dell’auto dei sogni; l’atteggiamento nei confronti dei combustibili (in
particolare di quelli alternativi); gli elementi che determinano la scelta
di un’autovettura; la modifica dei propri comportamenti al variare del
prezzo dei carburanti; le soluzioni ritenute più idonee per combattere i
problemi del traffico; il livello di conoscenza (e di impiego) del car
sharing; la disponibilità a pagare di più per utilizzare combustibili a
minore impatto ambientale. Nel dettaglio, dalle risposte è emerso che i
veicoli più desiderati sono Suv o fuoristrada (per il 29%). Seguono le
berlina (26%) e le “city car” o monovolume compatta (23%). Il gasolio è il
combustibile più gettonato (28,5%), mentre per il 23,3% la benzina resta la
soluzione preferita. La scelta dell’ibrido o “bifuel” è al terzo posto con
l’11,4%. Tra gli “alternativi” vincono il metano e il futuribile idrogeno
(entrambi vicini al 10%), mentre il biocombustibile interessa al 6% degli
intervistati. Male il gpl (5%) e l’elettrico (meno del 2%).

Alla domanda “Quali caratteristiche hanno contato di più nell’acquisto della tua auto” e
in presenza di risposte multiple il 45% degli italiani ha privilegiato il
design, ma anche la sicurezza (stesso dato). Solo il 37% sceglie un’auto in
relazione ai consumi: un dato confermato dal fatto che ben il 49% dichiara
che il rialzo dei prezzi del petrolio non ha minimamente modificato
abitudini e scelte di mobilità. Grande fiducia anche nel potenziamento dei
mezzi pubblici (47% delle risposte). Tutte le altre possibili risposte al
problema (ampliamento dei parcheggi, ingresso a pagamento nei centri urbani,
riduzione dei prezzi dei mezzi pubblici, car sharing, blocco della
circolazione e targhe alterne) non vengono significativamente prese in
considerazione: nessuna di queste opzioni arriva neanche al 10%. Molto
interessante il dato relativo alla popolarità del car sharing: oltre il 60%
(con punte del 68 a Milano) ha dichiarato di esserne a conoscenza, ma solo
il 7% lo ritiene efficace, e in pochissimi lo hanno effettivamente
utilizzato. Un chiaro messaggio: gli italiani non sembrano minimamente
disposti a rinunciare alla propria auto. Infine, il 39% degli interpellati
ha dichiarato di non voler pagare di più per un combustibile. Il 34% ha
dichiarato di essere pronto ad un piccolo sacrificio economico, ma proprio
piccolo: non più del 10%. Solo il 3% ha detto di essere disponibile a pagare
fino al 50% in più. Buone intenzioni che si scontrano quando si tratta di
mettere mano al portafoglio.

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