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Ambiente: Vincenzo Grimaldi commissario dell’Ispra

Il nuovo organismo è nato con la Finanziaria 2009, frutto dell'accorpamento di tre enti

di Redazione

Si chiamerà ISPRA, Istituto per la protezione e la ricerca ambientale, il nuovo organismo nato dall’accorpamento di Apat (Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici), Icram (Istituto Centrale per la Ricerca scientifica e tecnologica Applicata al Mare) e Infs (Istituto nazionale per la fauna selvatica): è quanto disposto dalla L. 133/2008 (G.U. 21 agosto 2008) che ha convertito, con modifiche, il Decreto Legge 112/2008.

L’istituzione del nuovo ente rientra tra le misure di semplificazione volute dal governo, al fine di razionalizzare le strutture tecniche statali e snellire le attività di gestione, garantendo maggiore efficienza e contenimento della spesa.

L’ISPRA, posto sotto la vigilanza del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, svolge le funzioni, con le inerenti risorse finanziarie, strumentali e di personale, dei tre enti predetti: l’APAT svolge i compiti e le attività tecnico-scientifiche di interesse nazionale per la protezione dell’ambiente, per la tutela delle risorse idriche e della difesa del suolo; l’ICRAM è un ente di ricerca e sperimentazione che fornisce istituzionalmente supporto alle politiche delle Amministrazioni centrali competenti e agli Enti Territoriali nella risoluzione delle problematiche ambientali marine, anche attraverso la predisposizione di linee di indirizzo per lo sviluppo sostenibile; l’INFS censisce il patrimonio ambientale costituito dalla fauna selvatica, ne studia lo stato ed elabora progetti con l’obiettivo di una riqualificazione faunistica del territorio nazionale.

Commissario dell’ISPRA è il prefetto Vincenzo Grimaldi, nominato dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo.

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