Formazione
Amnesty: date i mezzi alla missione in Darfur
«Una risoluzione non basta», scrive Amnesty International al Consiglio di sicurezza dell'Onu
di Redazione
In un briefing trasmesso oggi al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, alla vigilia del dibattito sulla situazione in Darfur, Amnesty International ha sollecitato gli Stati membri a garantire che la missione dell?Onu sia fornita delle risorse necessarie per svolgere il proprio mandato.
«Approvare una risoluzione non basta. Il Consiglio di sicurezza ha la responsabilita? di garantire che questa missione abbia le risorse indispensabili e lo spazio di manovra per proteggere la popolazione del Darfur e impedire uccisioni, maltrattamenti e violenza sessuale» ? ha dichiarato Tawand Hondora, vicedirettore del Programma Africa di Amnesty International.
Nel suo briefing, Amnesty International elenca le risorse minime indispensabili, tra cui elicotteri, personale e mezzi di trasporto terrestri, che la missione ibrida Unione africana ? Nazioni Unite deve avere a disposizione per svolgere il proprio compito in Darfur. Amnesty International ha chiesto alle autorita? sudanesi di agevolare l?azione della forza Onu, evitando di ritardare il rilascio dei visti e l?ingresso alla frontiera degli equipaggiamenti necessari. L?organizzazione per i diritti umani ha infine puntualizzato che, anche nel caso in cui non fosse dotata di risorse complete, la missione Unamid dovrebbe comunque essere in grado di proteggere i darfuriani sul terreno, pattugliando costantemente l?esterno dei campi e le vie di comunicazione e tenendosi in contatto con la popolazione, sfollata e non, araba e non araba. ?Sia il Consiglio di sicurezza che il governo sudanese hanno una responsabilita? e un ruolo fondamentale nel garantire che questa missione dell?Onu sia in grado di proteggere efficacemente le persone a rischio in Darfur?.
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